Ripartenza campionati senior regionali, dopo l'ok del Consiglio Federale ora tocca alle Regioni
Venerdì il Consiglio Federale ha messo concretamente in moto la macchina per la ripartenza dei campionati regionali seniores, inseriti e accettati dal CONI di preminente interesse regionale. In primo luogo sono attesi per oggi i protocolli gare, per i quali circolano indiscrezioni e ipotesi che potrebbero essere redatti in tre versioni: senior maschili, senior femminili e giovanili, con la possibilità si oscilli da un test rapido settimanale della B maschile e il test rapido ogni 15 giorni dell’A2 femminile.
La prima decisione riguarda il costo dei parametri NAS (Nuovi Atleti Svincolati), che sarà abbattuto per tutti (compreso chi ha già tesserato gli atleti a settembre o ottobre) del 50% rispetto al costo previsto per la rispettiva categoria.
Ora la palla passa ai Comitati Regionali, i quali devono preparare le basi per la ripresa dell’attività senior, quantomeno per i campionati "serbatoio nazionali" come la B femminile che prevede promozioni nei campionati nazionali. Il primo passo sarà quello di sondare la disponibilità delle società al ritorno in campo entro il termine ultimo per il via della stagione fissato al 7 marzo: imminente l’invio da parte di tutte le regioni di una comunicazione per decidere se confermare l’iscrizione o esercitare la facoltà del ritiro dal campionato, con conseguente ripartenza dalla categoria a libera partecipazione nel 2021/22.
Solo in funzione del numero di iscrizioni confermate si stabilirà quali e quanti campionati senior far partire nelle prossime settimane, verificando la necessità di ricalibrare le promozioni in A2 femminile anche in funzione del numero delle partecipanti (laddove il numero dei ritiri supererà il 20% delle aventi diritto si potrebbero introdurre formule differenti per assegnare le promozioni di categoria).
Inoltre gira voce ci siano delle società anche in A1, in forti difficoltà economiche stiano pensando di chiedere il blocco delle retrocessioni visto il prorogarsi dell'emergenza covid, quello che stanno discutendo anche in LBA già realtà per la Federvolley visto l'iniquità sportiva dovuta dal giocare le partite con organici colpiti dal virus.
Staremo a vedere quante Regioni avranno i numeri per poter ripartire nonostante la crisi che, inevitabilmente grava sulle società e gli sponsor duramente provati dalle protratte chiusure.
S.Z.
Commenti