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Umana Reyer Venezia mantiene l'imbattibilità a Sassari

DINAMO SASSARI – UMANA REYER VENEZIA 57 – 97

Parziali: 13-28; 36-58; 52-73

Dinamo Sassari: Calhoun 16, Cadoni n.e., Arioli 17, Mataloni, Costantini n.e., Gagliano, Fekete 4, Cantone 7, Burke 13, Scanu n.e., Pertile, Fara, (All. Antonello Restivo) Umana Reyer Venezia: Bestagno 16, Carangelo 9, Pan 16, Natali 2, Anderson 10, Petronyte 21, Fagbenle n.e., Meldere 4, Attura 7, Penna 12 (All. Massimo Romano)

Totali di squadra: Dinamo Sassari: tiri da 2 13/39, tiri da 3 7/17, t.l. 10/11, rimb. dif. 29, rimb. off. 6, p.p. 22, p.r. 4, assist 12 Umana Reyer Venezia: tiri da 2 27/57, tiri da 3 9/27, t.l. 16/20, rimb. dif. 29, rimb. off. 22, p.p. 9, p.r. 10, assist 30

Un Umana Reyer “malconcia”, priva di coach Giampiero Ticchi, ai box dopo aver contratto il Covid 19 e con Fagbenle a referto per onor di firma a causa del trauma cranico subito con la Nazionale del suo Paese, riesce comunque a sbancare il “gelido” Pala Serradimigni grazie a una prestazione oltremodo autorevole. Massimo Romano, schiera così sin dalla palla a due Martina Bestagno, unica variante al consueto quintetto iniziale, mentre Antonello Restivo si affida a Calhoun, Arioli, Fekete, Cantone e Burke. Petronyte apre i giochi dalla lunetta subito imitata da Elisa Penna, a bersaglio dalla lunga distanza. Carangelo non fallisce dai 6,75 completando il parziale positivo dei propri colori. Calhoun muove il tabellone per la Dinamo e Kennedy Burke ridà entusiasmo alle compagne. Petronyte si fa valere da par suo sotto i cristalli, prima stoppando Fekete, poi trovando il bersaglio da sotto. Ancora il centro lituano protagonista in difesa e Anderson a firmare il 5 a 12. Burke tiene galla le compagne ma Carangelo sfrutta al meglio i liberi concessi dalla terna arbitrale. A Calhoun replica “Gigi” Petronyte ed è nuovamente Calhoun con un “fallo e vale” a limitare il divario. Petronyte, con quattro punti in rapida successione, riallontana la Reyer (13-20 a -2,53). Pan, appena entrata, conquista uno sfondamento che vale il terzo fallo di Burke. Il clima “siberiano” non aiuta Petronyte che, stranamente, è imprecisa dalla linea della carità. E’ implacabile invece Anderson che fa volare sul +13 l’Umana (13-26 a -1,26). I tentacoli di Petronyte sovrastano le avversarie e portano rimbalzi e punti chiudendo il primo quarto sul 13 a 28. Attura apre le danze da lontano in apertura di secondo periodo ed è ancora lei a depositare siglando il +20. Arioli e Pan si sfidano da oltre l’arco pareggiando i conti. Burke, Bestagno, ancora Burke e Pan fanno avanzare il punteggio mentre Cinzia Arioli, a dispetto della carta d’identità, dimostra di non aver perso la mira. Martina Bestagno “scalda” la mano vanificando il tentativo di recupero delle sarde con sei punti preziosissimi. Alla storica capitana sassarese si oppone Carangelo. Rientra sul parquet Petronyte, rimasta a rifiatare in panchina dando spazio a Meldere. Carangelo fallisce tre conclusioni da oltre l’arco e Cantone ne approfitta anche se il gap a favore delle orogranata rimane a livelli di assoluta sicurezza (31-48 a -3,05). L’esperienza di Bestagno si fa valere sotto le plance mentre Petronyte riprende a macinare punti e rimbalzi offensivi. Anderson capitalizza la transizione lagunare ed è solo Arioli a contrastare le veneziane gettando sul legno di casa orgoglio e classe. Il buzzerbeather di Cantone accompagna le formazioni all’intervallo lungo sul 36 a 58. Calhoun con una tripla “aperta” inaugura l’avvio del secondo tempo ed è immediata la reazione di Yvonne Anderson. Calhoun incrementa il proprio bottino personale e Sassari con i canestri di Arioli, Burke, Cantone e Felkete si riavvicina sensibilmente (49-62 a -6,26), sfruttando un momento di inevitabile rilassatezza delle veneziane che costringe il tecnico lagunare al time out. Anderson trova il bersaglio anche se le biancazzurre dimostrano di crederci ancora aggrappandosi alle residue energie. Burke stoppa Petronyte che ricambia subito la “cortesia” nella propria metà campo. Carangelo e Petronyte (per quest’ultima al termine 21 punti, 15 rimbalzi e 4 stoppate in 24 minuti) sfruttano nel migliore dei modi l’antisportivo sancito a Burke riportando l’Umana sul +19. Arioli non si rassegna e continua a far male alla difesa reyerina anche se Pan insacca la sua terza tripla della gara e Penna chiude la frazione sul 52 a 73. Penna dall’angolo continua il suo show balistico e la Dinamo sembra non aver più la forza per invertire l’inerzia. A poco più di sette minuti dalla sirena finale, l’Umana deve solo gestire l’ampio vantaggio maturato e ci riesce, consentendo alle ragazze di coach Romano di correre e divertirsi superando quota 90 e dando modo anche a Natali e Meldere di iscriversi a referto. Si chiude così un confronto che alla vigilia riservava più di qualche incognita vista la pausa dovuta agli impegni della Nazionale e la defezione dell’ala inglese. La Reyer conserva il primato in solitaria nella classifica generale e potrà preparare il big match di domenica con Ragusa con cauto ottimismo.

scritto da S.V, ufficio stampa SSD Reyer Venezia S.p.a




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