Umana Reyer esce sorridente dal difficile campo di Costa Masnaga
L’Umana Reyer esce sorridente dall’insidioso Palazzetto di Via Verdi dopo aver superato le padrone di casa al termine di un match vibrante nel quale le veneziane hanno dovuto attendere gli ultimi 10′ per piazzare la “zampata” vincente.
Le rotazioni operate da coach Mazzon lasciano in tribuna “Gigi” Petronite ed è pertanto Ndour a far parte del quintetto iniziale che vede oltre a lei, Bestagno, Carangelo, Thornton e Anderson confrontarsi alla palla a due con Matilde Villa, Spreafico, Jablonowski, Vaughn e Allievi.
Serie di tentativi a vuoto su entrambi i fronti e punteggio che si muove con Anderson solo dopo tre minuti. Il “gioiellino” Villa è fortunata a metà a cronometro fermo e Anderson concede il bis siglando il +3. Ndour da sotto misura costringe Costa Masnaga alla rincorsa e ancora una volta Anderson, per lei già 6 punti, a siglare l’1 a 8. Numero di Villa che realizza anche un tiro libero aggiuntivo per il fallo subito. Mazzon cambia regista inserendo Attura mentre Anderson continua il suo show personale. Due liberi proprio di Attura valgono il 4 a 12. A Spreafico risponde con un plastico terzo tempo Elisa Penna ed è sempre la numero 3 rossonera a mantenere in linea di galleggiamento le compagne. Madera tenta l’allungo con un’azione da tre punti e questa volta è la sorella Villa meno famosa a tagliare la difesa orogranata depositando nella retina. L’antisportivo fischiato a Penna consente a Spreafico di rimettere Costa Masnaga in scia chiudendo la prima frazione sul 12 a 17.
Eleonora Villa riapre i giochi in avvio del secondo quarto, quindi, in successione, Attura e Matilde Villa per il 16 a 19. L’1/2 di Madera fa raggiungere quota 20 alle veneziane che sguainano la sciabola di fronte all’agonismo delle avversarie. L’arresto e tiro di Laura Spreafico riporta a un solo punto le padrone di casa (19-20 a -7,42) costringendo il tecnico mestrino a reinserire la lunga di origini senegalesi. Il sorpasso è nell’aria e Matilde Villa lo concretizza fallendo poi il libero aggiuntivo. A Eleonora Villa replica Ndour interrompendo il parziale messo a segno dalle lombarde. La diciassettenne Villa fa sfoggio di tutto il suo repertorio fatto anche di assist per le compagne spingendole sul 27 a 22. Yvonne Anderson è precisa ai liberi ma, proprio dalla linea della carità, Costa Masnaga costruisce un minibreak sfruttando anche il tecnico sancito a coach Mazzon. Thornton si iscrive a referto due volte per il 29 a 28 a due giri di lancette dall’intervallo lungo. Vaughn si sblocca a sua volta prima della tripla di Carangelo e dell’incursione di Spreafico. Anderson e Vaughn accompagnano le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 35 a 33.
Inizio concitato nella terza frazione con palle perse e tentativi falliti dalle due squadre che abbassano ulteriormente le loro percentuali. Ndour dai 6,75 ristabilisce un minimo vantaggio per l’Umana subito rintuzzato da Allievi. Anderson è inarrestabile in fase offensiva e altrettanto produttiva è Spreafico. Il punteggio si impenna con Bestagno e Vaughn, quindi Ndour da oltre l’arco e Bestagno a siglare il 41 a 45 di metà periodo. La mano di Matilde Villa è “calda” ai personali, decisamente meno quella di Attura. Gioco da tre punti di Matilde Villa che si ripete nell’azione successiva e quindi serve un pallone d’oro a Vaughn. Il parziale di 6 a 0 a favore di Costa Masnaga vale il 50 a 45 e il time out invocato dalla panchina veneziana. L’appoggio al tabellone di Anderson e il viaggio in lunetta di Thornton riavvicinano l’Umana a una sola incollatura. Madera dai 6,75 e Ndour operano uno strappo spingendo l’Umana sul 50 a 54 dell’ultimo buzzer parziale.
Iniziano convinte le orogranata con Ndour – a bersaglio su assist di Smorto – e Sara Madera che colpisce dalla lunga distanza (50 a 59 a -9,01). Eleonora Villa fa esultare gli spalti mentre sotto i cristalli si assiste a una vera e propria battaglia tra le due “torri” Ndour e Vaughn. Madera serve bene Thornton che non può fallire. Tecnico anche per coach Seletti e vantaggio in doppia cifra siglato da Madera, ben servita da Penna (52-63 a -6,40). Si accendono gli animi sul parquet e Thornton e Spreafico non si scambiano cortesie. Costa Masnaga sembra disunirsi ma la Reyer fatica a trovare il colpo del K.O. Jablonowski mette a segno due liberi, quindi rimedia una stoppata “siderale” da Ndour, che chiuderà la sua gara con una doppia doppia. Il cronometro si arresta in continuazione con entrambe le formazioni in bonus. Yvonne Anderson mantiene le distanze ed Elisa Penna affossa definitivamente le speranze delle costamasnaghesi. Esce in barella Matilde Villa, probabilmente a causa di crampi e la Reyer gestisce la manciata di secondi rimasti prima della sirena conclusiva.
In attesa del risultato della Virtus Segafredo Bologna, impegnata domani contro Gesam Gas & Luce Lucca, la classifica rimane immutata in virtù della vittoria di Schio a Campobasso. Per le lagunari, rientro in serata a Mestre e successiva partenza martedì alla volta dell’Ungheria per il confronto di Euroleague con le magiare dello KSC Szekszard.
Parziali: 12-17; 35-33; 50-54;
Limonta Costa Masnaga: Toffali, Spreafico 13, Villa E. 10, Villa M. 18, Osazuwa n.e., Caloro 2, Balossi n.e., Jablonowski 2, Allievi 2, Vaughn 8, Jackson, Labanca, (All.Paolo Seletti)
Umana Reyer Venezia: Bestagno 4, Carangelo 3, Thornton 8, Pan n.e., Anderson 20, Madera 12, Smorto, Attura 4, Penna 4, Ndour 14 (All.: Andrea Mazzon)
Totali di squadra: Limonta Costa Masnaga: tiri da 2 20/46, tiri da 3 0/12, t.l. 15/20, rimb. dif. 26, rimb. off. 9, p.p. 17, p.r. 8, assist 8 Umana Reyer Venezia: tiri da 2 21/45, tiri da 3 5/20, t.l. 12/16, rimb. dif. 33, rimb. off. 14, p.p. 15, p.r. 8, assist 16
Coach Andrea Mazzon ha commentato ai nostri microfoni il successo dell’Umana Reyer sull’ostico campo di Costa Masnaga.
“È stata una partita molto fisica, molto importante, in cui abbiamo disputato un ottimo secondo tempo. Nel primo tempo loro si sono buttate con tutta l’energia che avevano: come sempre, giustamente, chi gioca contro i campioni d’Italia mette tutto quello che ha. Ed è anche naturale che dopo aver perso la partita di Schio all’overtime queste ragazze ci credano: sono un ottimo gruppo di ragazze giovani, in particolare alcune sono di alto livello e diventeranno giocatrici importanti. Bisogna quindi fare complimenti realmente al lavoro che stanno facendo qui a Costa.
Il nostro secondo tempo è stato ottimo, perché siamo andati dove volevamo andare, abbiamo ribaltato lato più volte per penetrazioni e tiri. Nel primo tempo abbiamo fatto 1/9 da 3, nel secondo gli stessi tiri li abbiamo messi. Devo dire che è stata un’ottima reazione, perché è un campo molto complicato: non è facile vincere qui. E quindi le ragazze hanno fatto bene: speriamo adesso di recuperare tutte, di sistemarci un po’ fisicamente e di procedere su questo percorso. Se devo parlare di alcuni difetti, è indubbio che perdere otto palloni nel secondo quarto sia stato un problema, anche se sto cercando anch’io di capire e di accettarlo, perché mi viene detto e spiegato dai miei assistenti, che sono più abituati di me ovviamente al basket femminile, le palle perse ripetute e altri errori del genere sono abbastanza frequenti. Ma noi abbiamo un limite di errore che dobbiamo assolutamente limare e dobbiamo giocare ogni partita per vincere, non per non perdere. E questa sera, nel secondo tempo, abbiamo giocato perché volevamo vincere e questo è molto importante”.
(s.v.)
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