Techfind A1, inizia a definirsi la Classifica. Famila Schio e Umana Reyer in testa
Schio e Venezia leader del campionato, dietro Bologna e Geas, sei squadre a quota quattro punti, ancora in cerca della prima vittoria San Giovanni Valdarno, Crema e Brescia alla quarta giornata di Campionato.
Nel big match un grande terzo quarto lancia il Famila Wuber Schio contro la Virtus Segafredo Bologna: 76-71 per le "Orange" vestite di rosa (per il mese della sensibilizzazione per i tumori al seno). Diciotto punti di Verona per Schio; 13 della neo-arrivata Rupert per Bologna. Così Marina Mabrey, esordiente a Schio che dopo un brutto primo tempo è stata protagonista nel break decisivo: "Cos'è successo a fine primo tempo? Mi sono arrabbiata con me stessa. Odio perdere e così anche le mie compagne. Sapevo di poter prendere tiri migliori e coinvolgere di più la squadra. Sono arrivata da poco, sto ancora imparando gli schemi: il meglio deve ancora venire!". L'ex Olbis Andrè la vede così per Bologna: "Sicuramente è stata una bella partita, anche se entrambe abbiamo avuto alti e bassi. Noi siamo sulla strada giusta, sappiamo dove lavorare e prendiamo quanto d i buono fatto per essere più competitivi la prossima partita. Sapevamo che avrebbero iniziato il secondo tempo in maniera diversa, ma non siamo stati comunque bravi a limitarle perchè abbiamo pagato questa cosa. Con il passare del tempo siamo riuscite comunque a rispondere e questo penso che sia un aspetto positivo di cui fare tesoro".
Nel ritorno di Debora Carangelo al Taliercio l' Umana Reyer Venezia stende 84-60 un Banco di Sardegna Dinamo Sassari senza privo di un prezioso asset come Makurat, che dà battaglia alle orogranata per poco più di un quarto. Shepard, altra ex, ne firma 22; 17 per Holmes in casa sassarese. Scelte particolari per coach Andrea Mazzon che lancia Yasuma in quintetto all'esordio e Shepard dalla panchina: "Jessica ha subito giovedì un colpo all'inguine, non doveva nemmeno giocare, ma ha voluto esserci ugualmente, confermando il grande spirito che anima questa squadra. Shiori deve inserirsi nel nostro sistema di gioco e può farlo solo rimanendo in campo con le compagne. Conta chi c'è, mi piace come le mie giocatrici si cercano". Debora Carangelo, attesissima, racconta così l'emozione del ritorno: "Sono felice di essere ritornata in un palazzetto dove ho vissuto per 10 anni, ho ritrovato tante persone che conosco e tanti amici. Nonostante l'assenza di Makurat abbiamo disputato una buona partita perchè non abbiamo mai mollato".
Clamorosa rimonta negli ultimi 150" di gioco per La Molisana Magnolia Campobasso: sotto oltre la doppia cifra, con il press le molisane riagguantano la Passalacqua Ragusa e la sorpassano col canestro a 2" dalla fine di Parks per il 74-72 (Parks 19; Vitola 15). Il cambio di difesa è la chiave per il coach molisano Domenico Sabatelli: "È stato il momento chiave. Nel time-out ho chiesto alle ragazze di alzare la difesa perché era l'unico modo che avevamo considerando il poco tempo a disposizione ed in più mi sono rivolto ai nostri tifosi perché, come ho sempre detto, avevamo bisogno della loro carica e del calore che sanno trasmettere. Le ragazze sembravano dieci in campo perché, ad un certo punto, correvano da tutte le parti. La gente ci ha aiutato e dedico questa vittoria a loro". Più critico coach Mirco Diamanti per Ragusa: "Negli ultimi due minuti abbiamo perso 3-4 palloni sanguinosi che invece avremmo dovuto gestire, con loro in bonus e con tre play in campo. Davvero ci sono poche spiegazioni se non fare un grande mea culpa. Con Venezia abbiamo perso in un finale punto a punto nel quale si può vincere o perdere. Qui il risultato è stato lo stesso ma è il modo in cui è maturato ad essere stato diverso. E non va bene affatto. E' una mazzata".
Altra gara punto a punto quella tra Akronos Moncalieri e Parking Graf Crema: Mitchell pareggia, poi un tiro libero di Westbeld lancia Moncalieri, a porte chiuse per la seconda volta, verso il 63-62 finale (Westbeld 23; Dickey 24). Contento il coach delle gialloblù Marco Spanu: "Abbiamo concesso 62 punti a un’ottima squadra, quindi non possiamo che essere contente. Ma personalmente lo sono ancora di più per l’approccio di tutta la squadra. A partire da una come Arianna Landi che fino all’altro ieri giocava da play e stasera ha lottato tutta la partita sotto canestro da 4. Westbeld è stata ovviamente superlativa, così come Tagliamento e Mitchell che nel secondo sono risultate decisive. Adesso testa a Sassari, dove troveremo una squadra di altissimo livello".
Nel match delle ex il Fila San Martino di Lupari supera 60-75 la Gesam Gas E Luce Lucca (Kacmarczyk e Dedic 15; Morrison e Natali 14). Fila che ritrova tra l'altro un'ex come Pastrello, con maschera protettiva al naso per l'infortunio rimediato durante l'Opening Day, mentre saranno più lunghi i tempi di stop per Guarise; Francesca Russo, altra ex, commenta così il match: "Siamo state brave a non mollare in nessun frangente, è un passo avanti per noi e questa partita ci dà altri spunti su cui lavorare e migliorare. Lavoriamo insieme da un lungo periodo, giorno per giorno, sicuramente non ci accontentiamo di questa vittoria, ce la godiamo un attimo e da domani si pensa alla prossima". Sofia Frustaci analizza la sconfitta di Lucca: "Fa male. Sono riuscite a metterci in difficoltà, in attacco soprattutto rompendo il nostro gioco: non siamo riuscite a correre o prendere tiri puliti e quando risalivamo la china ci hanno tenuto a bada sempre. Siamo state sfortunate a perdere Agnew, ora dobbiamo un po' riassestarci".
Il sabato sorride alla E-Work Faenza, che batte la Bruschi San Giovanni Valdarno per 68-80 (Garrick 20, Davis 20) nell'esordio toscano al PalaGalli per la Techfind Serie A1, in attesa del recupero di domani contro Sassari. Amareggiato coach Alberto Matassini per la sua Bruschi: "Dispiace perché abbiamo dimostrato di poter competere con una squadra ottima come Faenza, che può contare su 11 persone di categoria. Noi purtroppo siamo più corti e alla lunga questa differenza si è notata, ma al contrario delle prime due uscite ce ne andiamo dal palazzetto senza rimorsi, anzi, con la convinzione che continuando a lavorare duramente le soddisfazioni arriveranno. Dobbiamo crederci e vivere una partita alla volta, non abbiamo alternative".
Sul velluto l'Allianz Geas Sesto San Giovanni che passa tranquillamente in casa di RMB Brixia Basket per 64-94 (Johnson 18; Trucco 19), in una sfida che di fatto dura un quarto, fuga del Geas dalla seconda frazione in poi. “Siamo partite un po’ scariche – le parole di Caterina Dotto, in casa Geas – poi abbiamo messo più pressione in difesa, abbiamo recuperato qualche pallone e siamo riuscite a svoltare. Sappiamo di essere tutte importanti e dobbiamo sempre farci trovare pronti, oggi siamo state brave a farlo”. Per Brixia il coach Stefano Zanardi ai microfoni: "Stiamo facendo piccoli passi, paghiamo ancora dazio fisicamente e non abbiamo una doppia dimensione. Siamo sul mercato per risolvere questo problema e speriamo di trovare chi ci possa aiutare acquisendo la dimensione interna che oggi ci manca. Non dobbiamo commettere l'errore di partire sconfitti, ma approcciare la partita in modo diverso. Dobbiamo lottare di più, ci manca ancora continuità mentale".
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