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Rubrica MiraccontoBasketRosa, Eleonora Zanetti si racconta

"Il basket è stata la mia passione per la maggior parte della mia vita. Non facevo altro che andare in palestra ad allenarmi per cercare di migliorarmi e stare con le mie compagne di squadra. Non sarei la persona che sono adesso se non avessi conosciuto questo sport".

Non ha certo bisogno di presentazioni Eleonora Zanetti, classe 1994: l'ala/centro è stata (e lo sarà sempre) una campionessa a tutto tondo con la palla a spicchi nel DNA


"Alla pallacanestro ho dato tutta me stessa", le sue parole, "non mi interessava nient'altro che lavorare sui miei punti deboli per poter dare una mano alla mia squadra. Sono sempre stata una giocatrice che preferiva passare la palla per creare l'azione a canestro piuttosto che cercare l'uno contro uno. Ho avuto tantissime soddisfazioni grazie a questa realtà, ho potuto allenarmi e giocare con grandissime giocatrici che mi hanno fatto crescere tanto, sia dal punto di vista cestistico che come persona. Mi ricordo il batticuore che avevo durante le partite punto a punto", prosegue Eleonora, "oppure durante il mio esordio in A1 a Schio, la gioia delle vittorie, ma anche la rabbia per la propria prestazione in campo o per le sconfitte. Queste sono emozioni indelebili".

Entrando più nel dettaglio

"Ho iniziato la mia carriera a Vicenza, poi la mia squadra è stata acquisita da Schio: lì ho disputato i campionati giovanili e - contemporaneamente - mi allenavo con la prima squadra e giocavo in serie B con Sarcedo con cui il Famila aveva una collaborazione. Nello stesso periodo ho avuto anche la possibilità di disputare un Europeo con la Nazionale Italiana U16 in Grecia e due con l'U18 in Romania. Terminate le giovanili, ho intrapreso la vita da professionista giocando in A1 a San Martino di Lupari e poi, nella stagione successiva, a Vigarano. Nella stagione 2015-2016 ho militato in A2 ad Ariano Irpino e, dal 2016 al 2019, sono tornata a giocare a Vicenza nella mia città natale. Ero una giocatrice che sapeva ascoltare, cercavo di mettere in pratica quello che mi si diceva. Inoltre non mollavo mai. Difetti? Il mio carattere un po' emotivo e l'autocritica, che spesso influenzava il mio gioco".

Eleonora Zanetti ha smesso di giocare da circa tre anni

"Inizialmente è stato un po' difficile allontanarsi dal basket.....però, alla fine, sento che ho dato abbastanza a questo magnifico sport e lui ha dato parecchio a me. Come ho già detto, le soddisfazioni sono state innumerevoli e sono pienamente appagata da questa esperienza. La mia vita ora è diversa rispetto a quando giocavo, ma è ugualmente bella. Dal 18 settembre 2021 sono sposata con Daniel e mi occupo del controllo di qualità di diversi grandi marchi presso l'azienda orafa Pesavento".

La grandezza di Eleonora Zanetti si evince anche da ciò

"Un consiglio che posso dare alle nuove generazioni del mondo del basket è di non pensare mai di essere arrivati. Continuate ad impegnarvi, ascoltare e date il massimo sia per voi che per la squadra. Giocate per passione e divertimento, non per altro: le soddisfazioni arriveranno sicuramente se darete sempre il massimo verso quella palla arancione a spicchi".


Capitolo futuro

"Spero di vedere tanti altri bambini/e appassionarsi a questa realtà perchè per me non c'è sport migliore per crescere".


In conclusione, il motto di questa campionessa che rispecchia a pieno il suo essere un esempio straordinario


"Dai sempre il tuo meglio in tutto quello che fai".


scritto d Enrico Ferranti




Foto matrimonio credito a @emphotograpy

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