PBRossini"Vengo sempre accusato di incolpare le giocatrici:questa volta mi assumo le responsabilità"
Sul momento attuale, su ciò che lo ha determinato e sulle prospettive per il futuro si è così espresso il patron della PB63, Giancarlo Rossini:
“Comincio col dire che il momento attuale rappresenta il punto più basso toccato dalla pallacanestro a Battipaglia negli ultimi anni. È vero, i problemi sono stati tanti ed abbiamo avuto anche tanta sfortuna – Melgoza che ha giocato appena una partita e mezza, Bocchetti e McCray che ne hanno disputate solo 5 ciascuna – ma, facendomi un esame di coscienza, devo riconoscere che le ragioni di questa annata molto deludente affondano le proprie radici nell’errore da me commesso la scorsa estate quando, per una mera questione di principio e per colpa dei procuratori, rompemmo la trattativa con Lollo Serventi. Da allora, c’è stato un effetto domino di scelte sbagliate che hanno portato alla situazione attuale.
Riguardo alla partita di ieri, devo ammettere che la delusione è molto grande e non tanto per il risultato, quanto per gli atteggiamenti visti in campo. Dal punto di vista tecnico, che dire? Abbiamo subìto 102 punti a Bologna e 94, in casa, contro Sassari (ben 29 dei quali nei primi 7 minuti e mezzo): con questi presupposti, non vinceremo nessuna partita. Inutile dire, a fronte di questi numeri, che mancava Amber o che non giocavamo da oltre un mese. Vengo sempre accusato di incolpare le giocatrici: ebbene, questa volta mi assumo le mie grosse responsabilità per questa annata storta: purtroppo, quella delle annata storte sta diventando una triste consuetudine e questo ci sta facendo stancare, stancare di tutto, non soltanto di non vincere, quanto, soprattutto, di andare in giro per l’Italia a collezionare brutte figure perché quest’anno, inutile girarci attorno, stiamo facendo delle autentiche brutte figure. Anche in un momento così difficile, ci tengo (e lo farò sempre) a ringraziare pubblicamente Vincenzo Munzio (titolare della azienda O.ME.P.S.) non soltanto per il supporto economico (assai prezioso per questa società), ma anche perché mi è sempre vicino: ieri sera, dopo la partita, mi ha chiamato e ci siamo sentiti anche oggi per un confronto. Ovviamente, ringrazio anche l’azienda DFL (che, tramite l’app BricUp, ha deciso di abbracciare il nostro progetto) e tutti gli altri sponsor che sono al nostro fianco e che ci consentono di dare una base solida alle nostre attività. Da parte mia è sempre grande la riconoscenza per chi sostiene (economicamente e non) la PB63. Non nascondo che ieri sera, dopo la partita, il primo pensiero è stato quello di dire “basta!”, di cedere, di mettere in vendita tutto. Poi, però, ha prevalso l’amore per questo gioco che è più forte delle tante delusioni. Sull’immediato futuro, nonostante le difficoltà, noi non molliamo certamente: questa sera avrò un colloquio con le ragazze per metterle al corrente della decisione di coach Paciucci. Inoltre, comunicherò loro che chiunque, per qualunque motivo, volesse andar via non ha che da farmi contattare dal proprio procuratore affinché si possa trovare una soluzione. Io, qui a Battipaglia, voglio ragazze motivate e con voglia e spero che questo gruppo (che ho avuto modo di elogiare per i comportamenti) sappia tirarsi fuori da questa situazione. La questione della guida tecnica è assai delicata: non è facile, in questo momento, trovate un allenatore. Voglio, intanto, ringraziare di cuore coach Paciucci, una persona perbene, un coach serio e qualificato venuto alla PB63 per ricoprire altre mansioni – quella di Responsabile del Settore Giovanile e di primo assistente di coach Piazza – e poi ritrovatosi ad essere capo allenatore senza conoscere molto della realtà del Basket Femminile e della Serie A1. Nonostante ciò, ha messo nel proprio lavoro anima e cuore, non ricevendo, forse, altrettanto in cambio. Quello attuale è il momento più brutto e più difficile da quando sono io a gestire la società, al pari della finale Scudetto persa a Battipaglia in occasione delle Finali Nazionali Under 19 del 2015: tutti sanno che quella per me fu una botta tremenda, durissima da digerire. Ieri è stato lo stesso, ma ripeto, non tanto per il risultato, quanto per l’aver visto la squadra scendere in campo senza quella cattiveria che mi sarei aspettato di vedere. Ora, ci aspetta un ciclo intenso di partite: affronteremo Venezia il 7, Schio il 10, San Martino di Lupari il 12, Broni il 17 e Vigarano il 20, ma più che alle avversarie dobbiamo guardare a noi. Il problema in questo momento siamo noi. Perché è vero che tra queste avversarie, alcune, per valori tecnici e di budget (vedi Venezia e Schio) sono lontanissime da noi, ma se noi saremo sempre quelli di ieri sera, perderemo contro chiunque. Insomma, si va avanti con la fatica, in questo momento, di ragionare con la dovuta lucidità: dentro di me medito quella decisione che, oggi, non ho il coraggio di prendere, ma che non è detto che non prenderò in futuro scegliendo di porre fine a tutta questa storia”.
scritto da ufficio stampa Polisportiva Battipagliese
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