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Mantova vince su un Vicenza irriconoscibile al tiro

Basket 2000 San Giorgio Mantova Agricoltura - A.S.Vicenza 63-59

(14/9,32/32, 48/46)

Mantova:Llorente 13, Pastore 1, Gatti 8, Petronio 2, Antonelli, De Stefani ne,

Bernardoni 10, Pizzolato, Bottazzi ne, Monica 18, Ruffo 2, Marchi 9. All. Borghi

Tiri da due 19/38 tiri da tre 4/14 Tl 13/26 Ro 7 Rd 34 Rt 41 Pp 20 Pr 6

Uscita per 5 falli Ruffo

A.S.Vicenza: Monaco 3, Grazian ne, Lazzaro 10, Priante ne, Mioni, Gobbo 15,

Villarruel 8, Colabello 3, Vella 8, Tibè 8, Sartore ne, Tagliapietra 4.

All.Rebellato

Tiri da due 15/51 tiri da tre 2/13 Tl 23/32 Ro 16 Rd 28 Rt 44 Pp 15 Pr 6

Uscita per 5 falli Tibè

Arbitri Federico Barra e Stefano De Bernardi di Torino


Nella serata che poteva decretare la sicura conquista di un posto in

Coppa Italia A.S.Vicenza fallisce l’obbiettivo – di un soffio, va detto- in

virtù di una media al tiro mai così deficitaria in questa stagione: il 26%

nel tiro da fuori è fin troppo eloquente. Concessi i giusti meriti alla

squadra di casa, che non ha mai mollato, ha difeso bene, ed ha meritato

la vittoria, Vicenza deve fare un sano bagno di umiltà e recitare uno

schietto mea culpa. Non si può fallire un “rigore” così importante come

il calendario propone. Senza nulla togliere al team di Borghi Mantova ha

dimostrato pregi e difetti che si conoscevano; è invece Vicenza che ha

clamorosamente fallito l’approccio alla partita che era alla portata. Il

match, pur caratterizzato da tanti errori, è vissuto sull’equilibrio

costante: massimo vantaggio berico un più 5 sul 20/25 a metà del

secondo quarto; massimo vantaggio virgiliano un più 7 sul 61/54 quasi

alla fine della partita. E’ il momento più concitato e palpitante

dell’intera partita. Mancano tre minuti alla fine e Vicenza finalmente

reagisce come sa fare, come ha fatto molte volte in questa sua


splendida stagione. Segna un più 5 che la porta sul 61/59 in piena

bagarre finale. Manca un minuto poco più. Mantova appare aver perso

la via del canestro e Vicenza prima con Tagliapietra che scaglia la

bomba che sembra fatta (avrebbe portato Vicenza a più uno... fuori di

un soffio); poi Villarruel che va a sbattere sul muro mantovano (e qui

evidenti i meriti della difesa avversaria) vanificano l’aggancio. Si chiude

con 2 liberi di Alice Marchi a tempo quasi scaduto. I rammarichi sono

tanti, ma resta che Vicenza ha al suo attivo 18 punti con 9 vittorie e solo

4 sconfitte di cui questa la più bruciante. Ora per l’ammissione alla

Coppa bisogna aspettare i risultati dagli altri campi di gioco. Vicenza

avrà 20 giorni per meditare su quanto malamente dilapidato in quel di

Mantova: si torna in campo il 23 ad Albino per permettere nel

frattempo alle squadre fermate dal Covid di recuperare le partite

mancanti.

Per finire meritano di essere evidenziate le prove di Monica,

instancabile (in campo per 38 minuti), motore della squadra, di Llorente

(11 rimbalzi e 6/9 al tiro) e di Bernardoni: ma tutta la squadra va

encomiata nel suo complesso. Per Vicenza da sottolineare la prova

maiuscola di Claudia Gobbo, l’unica a capire che e come andava

attaccato il canestro avversario; e a parte il bottino personale, Claudia

ha catturato 12 rimbalzi! Vogliamo chiudere con una nota d’altri tempi:

Maria Lazzaro non avrebbe dovuto giocare; reduce da un grave

infortunio alla spalla, è riuscita a “guarire” andando in campo senza

allenamento: la sua è stata una prestazione generosissima e da applausi

in virtù dell’immenso cuore che ha. Un esempio per tutte le compagne,

una delle poche giocatrici da salvare nell’odierna giornataccia.


Ufficio Stampa

A.S. Vicenza Basket Femminile



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