La O.ME.P.S. BricUp Battipaglia ingaggia Paulina Hersler
Ambiziosa. Motivata. Concentratissima. Ecco come la PB63 si sta dimostrando in queste settimane. Dopo le 4 importantissime giocatrici ufficializzate nei giorni scorsi, ecco il quinto nome, anch’esso di spessore, anch’esso a confermare la qualità e la consistenza del nuovo progetto biancoarancio. Si tratta di Paulina Hersler, terza ed ultima straniera della O.ME.P.S. BricUp Battipaglia 2020/2021. Anche lei, come Melgoza e Johnson (le altre due straniere ingaggiate), ha un eccellente biglietto da visita con il quale si presenta al cospetto della sua nuova tifoseria: la lunga svedese, infatti, è reduce da una meravigliosa stagione che l’ha vista brillare nel campionato sloveno dove, con la canotta del Celje, ha letteralmente dominato la classifica delle migliori marcatrici, chiusa al comando grazie alla vertiginosa media di 24,1 punti a partita. Nata a Bunkeflo (Svezia) il 16 maggio del 1994, Paulina è un pivot moderno: 191 centimetri di lunghezza e potenza, ma abilità che vanno ben oltre il pitturato. La lunga scandinava, infatti, non disdegna né il gioco né le conclusioni dalla distanza: considerevoli le sue percentuali nel tiro da tre. Insomma, il suo è il profilo giusto per dare continuità alla costruzione di un roster imprevedibile e intraprendente. Ecco le prime parole di Paulina da giocatrice biancoarancio: Cosa provi di fronte all’opportunità di giocare in Italia? Conosci il nostro campionato? Ho sempre desiderato giocare in Italia e nel campionato italiano, fin da quando ero bambina! Conosco un po’ l’attuale campionato dal momento che alcune mie amiche vi hanno giocato e sono entusiasta all’idea di poter prendere parte ad una competizione di così alto livello nel panorama cestistico europeo. Sei mai stata in Italia? Come pensi sarà vivere nel nostro Paese? Sì, sono stata in Italia molte volte. Sono stata a Roma e a Venezia in vacanza…inoltre, ho giocato il mio primo campionato europeo Under 16 con la nazionale svedese a Napoli e poi quello Under 20 a Udine! Infine, sono anche andata a sciare in una piccola località. Penso che l’Italia abbia molto da offrire anche al di fuori del campo da basket: sono certa che incontrerò tante persone fantastiche e divertenti che mangerò del cibo straordinario e che vedrò dei posti meravigliosi. Parlaci un po’ di te sia come donna che come giocatrice. Come donna mi definirei estroversa, motivata e premurosa: sono una persona che ama uscire con gli amici e la famiglia ed esplorare il mondo. In campo sono una gran lavoratrice che ama andare al tiro. Mi vedrete fare tanti Pick & Pop e, al contempo, attaccare in post basso! Quali saranno i tuoi obiettivi nella prossima stagione? Vengo a Battipaglia per provare a fare la differenza, per costruire qualcosa di speciale con la squadra e per stupire gli altri per il modo in cui giochiamo insieme in campo. Non mi piace focalizzarmi unicamente sui risultati: è importante altresì analizzare come si arriva ad ottenerli … vale a dire passo dopo passo, iniziando con gli allenamenti e lavorando molto duramente. Su di lei si è così espresso il coach Giuseppe Piazza: “Struttura fisica di un 5, ma qualità tecniche di un 4: questo è il primo dato che può essere utile per fotografare Paulina, giocatrice con ottime mani ed una facilità nel tirare anche da distanze considerevoli. Sicuramente più a suo agio, quindi, nel giostrare fronte a canestro e nel tirare anche da tre punti rispetto a quanto non lo sia nell’1vs1 interno, spalle a canestro, un aspetto del gioco, questo, dove ha indubbiamente margini di crescita. Anche su questa nuova giocatrice le referenze sulla persona sono di alto livello ed hanno contribuito alla scelta del suo ingaggio. A differenza di Melgoza e Johnson, Hersler vanta già due stagioni da protagonista nel basket europeo, cosa che potrà agevolare il suo inserimento nel campionato italiano, certamente più impegnativo rispetto a quello sloveno dove lo scorso anno ha militato facendo registrare ottime cifre sopratutto nelle voci punti realizzati e percentuale da 3 punti, caratteristica, quest’ultima, che l’ha accompagnata in tutta la sua, per ora breve, carriera. Questa atipicità potrà essere un’importante arma da sfruttare contro giocatrici più statiche abituate a giocare in area”.
scritto da ufficio stampa Polisportiva Battipagliese
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