La Molisana Magnolia, ultimo quarto altalenante: rosso-blu beffate dal Fila San Martino
La sintesi del tecnico Mimmo Sabatelli: «Abbiamo pagato dazio alla stanchezza, anche se ancora non mi
spiego il calo finale»
FILA LUPE SAN MARTINO DI LUPARI 53
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 49
(5-14, 17-30; 35-42)
SAN MARTINO DI LUPARI: Pasa 11 (4/9, 0/1), Anderson 14 (1/4, 4/9), Ciavarella 8 (0/3, 2/8), Filippi
6 (3/6, 0/7), Šulčiūtė 2 (0/2, 0/1); Fietta 7 (1/2, 1/1), Toffolo 3 (1/3), Tonello (0/2 da 3), Arado 2 (1/1). Ne:
Guarise, Giordano e Rosignoli. All.: Abignente.
CAMPOBASSO: Bonasia 15 (6/10, 1/4), Gorini 4 (2/5, 0/5), Wojta 5 (2/5, 0/1), Ostarello 10 (4/6, 0/2),
Tikvić 9 (4/9); Bove 2 (1/1, 0/2), Marangoni 4 (2/4, 0/1), Quiñonez. Ne: Egwoh e Falbo. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Puccini (Genova), Castiglione (Palermo) e Calella (Bologna).
NOTE: fallo tecnico ad Abignente (allenatore San Martino di Lupari). Tiri liberi: San Martino di Lupari
10/16; Campobasso 4/9. Rimbalzi: San Martino di Lupari 41 (Šulčiūtė 11); Campobasso 39 (Tikvić e Wojta
10). Assist: San Martino di Lupari 9 (Šulčiūtė 3); Campobasso 10 (Wojta e Quiñonez 3). Progressione
punteggio: 2-6 (5’), 12-22 (15’), 27-37 (25’), 41-47 (35’). Massimo vantaggio: San Martino di Lupari 4 (53-
49); Campobasso 15 (27-42).
Una gara condotta con il vento in poppa per oltre trentotto minuti con un finale beffardo, sintesi di un
ultimo quarto in cui, complice un calo di carattere fisico e psicologico, La Molisana Magnolia Campobasso
smarrisce il filo di un discorso, che aveva saputo comporre, abbassando la saracinesca in difesa e trovando
conclusioni ad alta percentuale in attacco. Così, da San Martino di Lupari, la truppa rossoblù torna con le
pive nel sacco per un ko che in casa dei #fioridacciaio, sarà motivo di rivalsa nelle tre rimanenti tappe
della regular season.
CANESTRO BLINDATO L’avvio delle magnolie è determinato. La difesa manda in tilt l’attacco veneto,
mentre sul versante offensivo Bonasia e, successivamente, Wojta, Ostarello e Tikvić sono la perfetta
testimonianza delle tante opzioni offensive a disposizione di coach Mimmo Sabatelli. Bonasia doppia le
avversarie (5-10) ed allunga con Gorini che chiude il quarto mettendo tre possessi di margine tra le
campobassane e le proprie avversarie (5-14).
ULTERIORE MARGINE Tikvić consente alle magnolie di arrivare oltre i dieci punti di vantaggio, Gorini
mantiene le sue al doppio dei punti realizzate dalle avversarie (9-18), poi Marangoni e Bove lanciano le rossoblù
sino al +12 del 10-22. San Martino non riesce a trovare il bandolo della matassa, mentre ancora Marangoni,
Tikvic ed Ostarello (quattro punti nel frangente per l’ex ‘lupa’) conducono sino al 17-30 dell’intervallo lungo.
CANONE INVERSO A differenza delle ultime gare, il terzo quarto delle campobassane a San Martino di
Lupari non dà ulteriori certezze alle molisane che finiscono per avere una condotta altalenante. Perché, dopo un
primo strappo delle venete (arrivate sino al -9), Campobasso, intorno a Bonasia, sale sino al +14 (21-35). L’ex
magnolia Ciavarella con due triple prova a svegliare le sue, ma nel mezzo c’è Bonasia. Tikvić ed un tecnico al
coach di casa Abignente, concretizzato dal libero di Wojta (che va successivamente a segno con altri due punti),
sembrano far scivolare totalmente l’inerzia dalle parti delle rossoblù sul +15 del 27-42. Ma è proprio in questo
frangente che il San Martino di Lupari mette a segno un parziale di 8-0 che rischia di scombussolare i piani delle
campobassane.
IL SALE SULLA CODA E, in effetti, nell’ultimo periodo le magnolie finiscono per pagare il conto da un punto
di vista non solo fisico, ma anche psicologico.
Bonasia prova a mantenere le magnolie ad un vantaggio all’insegna dei tre possessi (37-45), margine mantenuto
anche dai canestri di Ostarello (per il 39-47 prima e per il 41-49 poi). Qui, però, l’attacco rossoblù si blocca e le
due triple in successione di Anderson riportano sotto le venete che, con la stessa americana, impattano a 49. Il
parziale aperto di 8-0 siglato dalla statunitense viene poi rimpinguato da Pasa con Šulčiūtė che, a cronometro
fermo, scrive la parola fine sulla contesa, lasciando più di un rimpianto in casa campobassana.
PENSIERI E PAROLE «Abbiamo finito per pagare dazio alla stanchezza – argomenta il coach delle rossoblù
Mimmo Sabatelli – complice un crollo che non riesco a spiegarmi e che non può materializzarsi in un momento
così importante della partita e, al tempo stesso, del nostro torneo. È un peccato davvero per come avevamo
preparato la contesa e per quanto le ragazze erano riuscite a fare prendendo anche quindici punti di margine. Ora
ci resta solo tanto dispiacere».
Sul momento del massimo vantaggio (il 27-42 arrivato poco dopo il fallo tecnico sanzionato al trainer di casa,
ndr) e sul successivo momento di smarrimento, l’allenatore delle molisane è chiaro: «Più che quel momento,
nell’ultimo periodo abbiamo concesso loro troppi tiri, andando sempre in difficoltà in difesa contro un’avversaria
capace di prendere coraggio nel momento dell’esaltazione. E così è stato anche stavolta e quel che più dispiace
avendo fatto tutto noi».
TARGET CHIARO Ora, per le campobassane, l’obiettivo è ben definito e proiettato sulla nona posizione che
significherebbe chiudere la stagione in concomitanza con il termine della regular season. Un traguardo che passa,
necessariamente, già dal prossimo match in programma tra le mura amiche dell’Arena contro il Costa Masnaga
domenica 28 marzo con palla a due anticipata alle ore 16.
«Per essere certi del nono posto ci mancano almeno due punti e, per forza di cose, vogliamo ottenerli il prima
possibile. Domenica cercheremo di portare a casa il referto rosa per cercare di focalizzare quest’obiettivo, che
rappresenterebbe il raggiungimento del traguardo che ci siamo posti al nostro esordio nella massima serie».
AREA COMUNICAZIONE MAGNOLIA CAMPOBASSO (Vincenzo Ciccone)
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