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L’Umana Reyer Venezia continua imperterrita la propria marcia

La Molisana Magnolia Campobasso – Umana Reyer Venezia 76 – 114

Parziali: 9-25; 32-49; 63-80


La Molisana Magnolia Campobasso: Marangoni 10, Gorini 2, Bonasia 16, Wojta n.e., Linskens 6, Sanchez 10, Bove 9, Mancinelli n.e., Giardina 9, Egwoh n.e., Falbo, Ostarello 14 (All. Domenico Sabatelli)


Umana Reyer Venezia: Bestagno 22, Carangelo 13, Pan 5, Natali 5, Anderson 15, Petronyte 17, Fagbenle 20, Meldere n.e., Attura 15, Penna 2 (All. Giampiero Ticchi)


Totali di squadra: La Molisana Magnolia Campobasso: tiri da 2 26/42, tiri da 3 5/15, t.l. 9/10, rimb. dif. 17, rimb. off. 7, p.p. 22, p.r. 3, assist 21 Umana Reyer Venezia: tiri da 2 28/50, tiri da 3 11/17, t.l. 25/32, rimb. dif. 20, rimb. off. 15, p.p. 10, p.r. 11, assist 18.


L’Umana Reyer continua imperterrita la propria marcia espugnando il nuovo fortino della Magnolia al termine di una gara mai messa in discussione.

Solito quintetto schierato dal coach veneziano che inizia il match con Carangelo, Anderson, Petronyte, Fagbenle e Penna. Sul fronte avversario, con Wojita in panchina per onor di firma, a scendere in campo per la palla a due sono invece Giardina, Bonasia, Linskens, Bove e Ostarello

I volti delle lagunari sono concentratissimi sin dall’inno nazionale e fanno ben sperare per il prosieguo di una disputa temuta alla vigilia per la consapevolezza del carattere intrepido delle padrone di casa.

Anderson apre le danze, poi una serie di tiri falliti dalle orogranata vanificano i rimbalzi offensivi conquistati. Fagbenle porta a quota quattro le compagne e il tecnico di casa getta sul parquet l’ex Sofia Marangoni che trova subito il bersaglio. Ottimo lo spunto di Penna per Petronyte che non può fallire (2-6 a -7,28). Fagbenle e Carangelo fanno volare l’Umana sul 2 a 11 mentre il pubblico si fa sentire dagli spalti intuendo la difficoltà delle proprie beniamine. Ostarello si iscrive a referto mentre fa il proprio ingresso in campo anche Gaia Gorini. Ostarello nuovamente in luce ma è immediata l’azione da tre punti di Fagbenle. Coach Sabatelli striglia le sue ragazze nel corso del time out ma è ancora Fagbenle a dominare sotto le plance avversarie. Cambio in cabina di regia veneziana con Attura a dar fiato a Carangelo. La falcata felina di Fagbenle lascia per due volte consecutive sul posto la difesa di Campobasso e vale il suo tredicesimo punto personale. La conclusione da oltre l’arco di Bove chiude il primo quarto sul 9 a 25.

Qualche cambio per Ticchi in avvio di seconda frazione con Pan e e Natali che sostituiscono Fagbenle e Anderson. Giardina e la “veterana” Sanchez riducono lo svantaggio nonostante i due punti messi a segno da Pan. Giardina si “vendica” della stoppata subita da Petronyte nell’azione precedente perforando la retina veneziana. Bonasia, fino a questo momento sottoposta a una ferrea marcatura da parte delle play orogranata, si sblocca dalla lunetta e poi si esibisce in una “lacrima” che reolica alla tripla di Attura. Carolina Sanchez tiene alte le speranze delle padrone di casa dai 6,25 ben coadiuvata da Marangoni. Sulla scia del ritrovato entusiasmo la Magnolia riporta lo svantaggio sotto la doppia cifra grazie a Giardina. Attura con due liberi e Petronyte riallungano (25-39 a -4,01). Una fase concitata sotto il canestro di Campobasso viene risolta dal biondo centro veneziano che sigla il nuovo +15. A Bestagno, a segno da sotto, risponde Gorini ed è ancora la numero 4 veneziana a violare il canestro avversario dalla lunetta. Attura e Sanchez fanno avanzare ulteriormente il punteggio. Sanchez, a dispetto dell’età e grazie alla sua classe cristallina tiene a galla le compagne anche se è Yvonne Anderson con una conclusione da tre punti a mandare le formazioni alla pausa lunga sul 34 a 49.

Il rientro dagli spogliatoi nasce all’insegna di Linskens che prima va a segno e poi sbaglia un canestro già fatto. Uno su due dalla lunetta per Petronyte e Ostarello a bersaglio dall’angolo. Sofia Marangoni e Yvonne Anderson si sfidano dalla lunga e pareggiano il conto. L’Umana accelera con Bestagno, Anderson e nuovamente Bestagno, portandosi sul +20 (41-61 a -6,19). Le molisane sembrano stordite dalla progressione orogranata ma, incitate a gran voce dagli spalti, ritrovano energia e punti con Sanchez. Ostarello tenta di ridurre il divario e questa volta è Carangelo con la sua “specialità della casa” a frenare il tentativo di rimonta. La Molisana non demorde e con Bonasia e Ostarello tenta un improbabile riavvicinamento. Carangelo arma con successo la propria mano da oltre l’arco. Bove la imita da pari distanza e Bonasia riporta il gap sul – 15. Al terzo tentativo, Fagbenle ritrova la via del canestro e subito dopo elude la ferrea guardia di Bove con un’azione da tre punti. Bonasia sembra essersi ripresa dopo un avvio difficoltoso ma le lunghe lagunari svolgono appieno il proprio compito e questa volta è Petronyte a scardinare la difesa avversaria. Valentina Bonasia e “Gigi” Petronyte chiudono la terza frazione sul 63 a 80.

Fagbenle, Carangelo e Petronyte aprono gli ultimi 10′ con altrettanti canestri e solo Bonasia sembra avere la giusta convinzione. Bestagno con sette punti consecutivi fa salire a 95 le compagne di squadra (67-95 a -6,29). Anderson saccheggia il cotone della Magnolia con l’ennesima conclusione dalla lunga e per Venezia si tratta solo di gestire l’ampio margine sino al buzzer finale. Attura tocca quota 100 e per Campobasso cala definitivamente il sipario anche se mancano cinque quattro minuti. Ticchi non infierisce e mette in campo un quintetto all Italy.

L’Umana Reyer chiude con un punteggio da record mentre le ragazze di Mimmo Sabatelli, che dovrà attendere il rientro di Julie Wojta e la ritrovata condizione delle altre infortunate per esprimersi al meglio, raccolgono comunque i meritati applausi dei loro aficionados.


scritto da S.V ufficio stampa Reyer Venezia


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