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Eurolega, inizia il 2020 con due vittorie per le italiane

Entrambe vittoriose, davanti al proprio pubblico le formazioni italiane partecipanti alla massima manifestazione continentale per Club.

Il primo sorriso arriva da Venezia, dove la Reyer vince lo scontro diretto con le turche del Gelecek Koleji CuKurova guidata da Steinberga, Petronyte e Anderson che le permette di sorpassarle in classifica generale e di portarsi al 6° posto della classifica generale del girone A, alle spalle delle belghe del Castore Braine a pari punti (12).

Subito dopo arrivano buone notizie anche da Schio dove, con una prova magistrale, seppur senza Diamond De Shields, della quale il GM De Angelis ha chiarito la posizione e ha annunciato di aver firmato la spagnola Leonor Rodriguez da Cukurova, mantengono la seconda posizione vincendo con la formazione russa del Dynamo Kursk ribaltando il -5 dell'andata e portandosi a un punto dalla prima posizione del girone B.

Per dare un'idea anche ai non addetti dell'impresa del Famila Schio, Dynamo Kursk oltre al budget notevolmente superiore alle scledensi è un club che nelle ultime tre stagioni è stato Campione d'Europa 2016-17, 3° posto 2017-18 e in Finale 2018-19, attuali vice campioni in carica.


CRONACHE:


Parziali: 21-10; 37-24; 53-44

Umana Reyer: Anderson 13, Bestagno 9, Carangelo 5, Gorini 2, De Pretto 4, Steinberga 18, Petronyte 13, Pastore n.e., Meldere n.e., Penna 6, Macchi, (all. Giampiero Ticchi)

Gelecek Koleji Cukurova: Tuck n.e., Rodriguez 19, Fitik 3, Avci, Bentley 10, Akalan 2, Guner 4, Sanders 15, Marginean 8 (all. Ceyhun Yldizoglu)

Totali di squadra: Umana Reyer Venezia: tiri da 2 16/32, tiri da 3 7/21, t.l. 17/19, rimb. dif. 35, rimb. off. 10, p.p. 19, p.r. 4, assist 21 Gelecek Koleji Cukurova: tiri da 2 16/41, tiri da 3 7/23, t.l. 8/12, rimb. dif. 21, rimb. off. 7, p.p. 8, p.r. 9, assist 19

L’Umana Reyer entusiasma il pubblico amico con una prova corale di grande spessore, conquistando i tre punti in palio e staccando in classifica Cukurova, giunta a questo match appaiata a quota 10 alle veneziane. Il roster delle turche, grazie agli innesti effettuati in corso d’opera di Tuck (questa sera ferma ai box), Bentley e Sanders, è ben diverso rispetto a quello sfoggiato nella gara d’andata che, peraltro, ha visto soccombere le veneziane nonostante un veemente tentativo di rimonta nell’ultimo periodo. Primi tentativi a vuoto su entrambi i fronti e tabellone che si “schioda” grazie a Petronyte, precisa dalla lunetta. L’assist di De Pretto per Steinberga vale il +4 iniziale dopo poco più di un minuto. Bentley aggiusta la mira ma “Gigi” Petronyte è altrettanto pronta ad insaccare dopo un rimbalzo offensivo. Fitik accorcia mentre Anderson è preziosa sotto le plance catturando “carambole” fondamentali sotto i tabelloni. L’ex Sanders riporta le compagne ad un solo punto di distacco. Un momentaneo black out offensivo dell’attacco lagunare viene interrotto da Steinberga che mette una tripla provvidenziale arricchendo successivamente il proprio bottino a cronometro fermo. La mano di Steinberga è ancora “torrida” dai 6,75 e trascina l’Umana sul 14 a 5. Grazie ai tiri liberi sanciti dalla terna arbitrale a favore di Sanders e Rodriguez, le ospiti erodono il divario (14-8 a -1,54). A Bestagno replica l’iberica Rodriguez ed è ancora Bestagno a dare ossigeno alle orogranata. La “bomba” di Elisa Penna chiude la prima frazione sul 21 a 10. Le turche iniziano bene il secondo periodo con Sanders alla quale risponde dalla lunga Bestagno. E’ sempre la numero 30 ospite a mettersi in luce eludendo la guardia dell’avversaria diretta mentre, immediata, arriva la seconda tripla della serata di Penna che vale il 27 a 14. Qualche palla persa di troppo da parte dell’Umana consente alle ospiti di non perdere ulteriormente contatto con i canestri di Sanders e Marginean che costringono coach Ticchi a rifugiarsi nel più classico dei time out. Marginean commette il suo quarto fallo spedendo Steinberga in lunetta. Petronyte corregge l’errore sotto misura della lituana portando le compagne sul 31 a 18 a poco più di tre minuti dall’intervallo lungo. Sanders e Rodriguez nuovamente sugli scudi e Cukurova si riporta sotto la doppia cifra di svantaggio. Il duo De Pretto/Anderson ricaccia indietro le “orange” che insistono senza troppa fortuna nel tentare soluzioni dalla lunga distanza. Allo scadere dei 24″ Gorini trova il massimo vantaggio anche se è la “solita” Sanders ad accompagnare le squadre negli spogliatoi sul 37 a 24. Il rientro sul parquet vede brillare le “stelle” Steinberga e Rodriguez. Bentley riduce il gap dai 6,75 e Sanders non fallisce sotto il ferro lagunare. Botta e risposta dalla lunga tra Carangelo e Marginean con Cukurova che sembra un’altra squadra rispetto a quella vista nei primi 20 minuti. Alexandria Bentley da oltre l’arco riporta in partita i propri colori (44-40 a -5,27) e il tecnico veneziano è costretto ad interrompere la furia delle ottomane rifugiandosi nel minuto di sospensione. Il punteggio si “impenna” grazie a una serie di tentativi andati a buon fine su entrambi i fronti (51-44 a – 1,22). Dagli spalti si alza l’incitamento per le padrone di casa che raddoppiano i propri sforzi chiudendo il terzo periodo sul 53 a 44. Rodriguez “castiga” la difesa orogranata con cinque punti consecutivi in un “amen”, poi è Guner a riportare il distacco ad un solo possesso. Anete Steinberga piazza un’azione da tre punti ma “capitan” Marginean è implacabile da oltre l’arco. Petronyte e Rodriguez mantengono immutato il divario e ancora Petronyte mantiene alte le speranze lagunari. Jolene Anderson arma il proprio braccio per il nuovo +6 mentre la stanchezza sembra annebbiare in questa fase le idee di entrambe le formazioni. L’Umana Reyer stringe i denti in ogni listone del parquet e riprende quota con Valeria De Pretto. Latoya Sanders frana su Petronyte per impedirne la conclusione da sotto. Il biondo centro lituano non fallisce i due personali concessi riportando la Reyer sul +10 quando manca un solo giro di lancette dal buzzer finale. Leonor Rodriguez dalla punta dell’arco fa tremare la panchina veneziana. All’1/2 di Steinberga dalla “linea della carita” risponde Akalan da pari distanza, poi è Petronyte ad essere precisa a metà dalla lunetta mettendo a rischio le coronarie dei tifosi presenti. Nella bagarre conclusiva, Debora Carangelo è “glaciale” dalla “linea della carità” chiudendo definitivamente il match e sovvertendo anche la differenza canestri.

scritto da ufficio stampa Reyer Venezia


Schio batte Kursk 70-53, partita Orange quasi perfetta

Strepitosa serata di passione orange, difficile descriverla altrimenti, ma soprattutto difficile da descrivere a parole. Beretta Famila Schio che schianta la Dynamo Kursk. Le Orange trionfano per 70-53 contro le vice campionesse d’Europa in carica. Russe dotate di un roster pazzesco, la recente aggiunta di McCoughtry e la contemporanea defezione di DeShields per Schio (la quale starà probabilmente fuori a lungo) non infondevano fiducia prima del match. Pronostico totalmente sovvertito dalle ragazze di Vincent, autrici di una gara quasi perfetta.

Titubanza iniziale ambo i lati, si fatica a segnare, poi Schio mantiene l’efficacia difensiva, ma allo stesso tempo inizia a trovare canestri, anche pesanti, che minuto dopo minuto scolpiscono un gap corposo. Poca “amalgama” per Kursk, squadra costellata di tanto talento che fatica però ad esprimersi da collettivo, caratteristiche negative messe in luce da una Schio strepitosa. Partita cruciale vinta dal Beretta Famila Schio che continua a sognare ad un approdo ai quarti di finale, ultimo scoglio prima delle prestigiose Final Four.

Partite come quella di stasera infondono senz’altro fiducia e consapevolezza, risultato per altro arrivato contro una squadra in forma, rinforzatasi di recente facendo da contraltare alle defezioni sopracitate (a DeShields va sommata Crippa). Quinta vittoria in altrettante gare al PalaRomare, fortino per il momento inespugnabile. Seguiranno impegni molto difficili, le trasferte francesi (Lione e Montpellier), le gare interne con Fenerbahce e Sopron intervallate dalla trasferta spagnola di Girona. Il gruppo è molto equilibrato, nonostante l’ottimo 6-3 di record all’attivo non può definirsi scontata nemmeno la qualificazione all’EuroCup (raggiungibile piazzandosi 5^ o 6^ sulle 8 posizioni del girone).

Serate così fanno sognare.

LA PARTITA: Gara come detto che inizia sotto una “cattiva” stella, le squadre non trovano mai la retina. Primo squillo di Lisec da tre punti, Kursk rimane a contatto. Schio con tenacia continua a trovare il canestro mentre Kursk fatica offensivamente e la forbice si allarga. Gruda litiga inizialmente con i tiri dalla media (Suo marchio di fabbrica) ma sotto canestro è una sentenza.

Il +5 di fine primo quarto è allargato da Harmon che vede solo la retina. Sanguina Kursk che non trova mai il canestro, sale in cattedra Cinili che inizia con la serie di realizzazioni da 3. Altro ottimo parziale di Schio che chiude avanti 42-27 all’intervallo (25 punti segnati da Schio nel secondo quarto).

Tale il valore delle avversarie, tali le buone percentuali offensive e le altrettanto pessime delle russe, il facile pessismo lascia presagire che se non gestito ottimamente un largo vantaggio del genere potrebbe sfumare in meno tempo del previsto. Kursk parte forte, ma Schio riparte più forte. Ci si aspetta un rientro ospite ed invece le Orange piazzano un +10 complessivo nel terzo quarto. 21 i punti segnati, 11 quelli subiti, ottimi segnali ambo i lati. Si esonda all’ultimo quarto, la grande paura di dilapidare il margine poco prima della fine viene eclissata dalla grandezza del margine stesso, Kursk non perde mai quella sensazione di pericolosità perpetua, le Orange provano a giocare col cronometro, incappando però in quale errore figlio della paura. Kursk prova a rientrare, ma non trova chissà quale prolificità, Schio gestisce e porta a casa alla sirena finale un +17 che vale il secondo posto con Montpellier ad una partita dalla vetta occupata da Fenerbahce e cosa più importante restituisce con gli interessi alla Dynamo il -5 patito in Russia (in caso di arrivo a pari, le Orange avrebbero la meglio).

I NUMERI: Gruda chiude topscorer con ben 21 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, a ruota Lisec con 17 punti e 4 assist. Cinili 9 con un 100% dall’arco (3/3), 8 per Battisodo, 6 per Dotto con 4 rimbalzi, 4 assist e 3 rubate. Harmon con 7 punti e 10 rimbalzi. Ogni scledense da il suo contributo con qualche giocata, arcobaleno Famila, ma tutte le sette tonalità sono tinte di Orange.

C’è aria di impresa.

BERETTA FAMILA SCHIO [70]: Keys, Gruda 21, Harmon 7, Cinili 9, Dotto 6, Battisodo 8, Lisec 17, Chagas, Fassina, Andrè 2. All. Vincent.

DYNAMO KURSK [53]: Zhedik, Burovaya, Prints 12, Vidmer 6, Kirillova 2, Bonner 9, Johnson 6, Anoikina, McCoughtry 8, Breland, Baric 10, Shabanova. All. Tasic.





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