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Coach Cioni duro con la Scotti: spero che Venezia ci serva da lezione

Un blackout come quello di domenica a Venezia si fatica a ricordarlo nei tre anni di serie A1 della Scotti. Al Taliercio, la squadra di coach Cioni si è presentata fisicamente ma non con la testa e, visto che davanti aveva la capolista imbattuta di questo campionato, il risultato non poteva che essere il 103-52 col quale la gara si è chiusa. "La verità è che non ci abbiamo mai creduto mentalmente - spiega il tecnico biancorosso - dopo la vittoria di Sassari abbiamo avuto un calo di tensione evidente e questa partita l'abbiamo data per persa ancor prima di giocarla. Non eravamo pronte per un simile avversario e, non credendoci, non ci abbiamo mai messo energia". "Il resto - prosegue - l'ha fatto Venezia che ha giocato al solito una partita perfetta ma noi non ci abbiamo messo davvero niente del nostro. Ho provato a cambiare difese, ad un certo punto anche a cambiare tutto il quintetto, ma non c'è mai stata una scossa nè a livello mentale nè, di conseguenza, tecnico. L'unica cosa che dobbiamo fare ora è prendere questa partita ad esempio di cosa non dobbiamo fare. Fuori casa, pur perdendo, abbiamo preso spesso complimenti anche su campi molto difficili. Questo ci deve far capire che, se le squadre si affrontano nel modo giusto, possiamo anche perdere ma le partite ce le giochiamo. Se scendiamo in campo come a Venezia, invece, sono problemi grossi". Ora, all'orizzonte, due gare non facili, la prossima domenica in casa con San Martino di Lupari ed il mercoledì successivo la trasferta a Sesto San Giovanni prima della sosta di fine anno. Obbligatorio ritrovare la faccia giusta per riprendere subito la corsa.


Marco Mainardi Ufficio Stampa Use/Use Rosa



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