CHIARA CIARDIELLO SI RACCONTA A BASKET ROSA
"La pallacanestro - per me - rappresenta una palestra di vita".
Chiara Ciardiello ha 29 anni; la palla a spicchi è il suo stile di vita.....tanto da essere una campionessa a tutto tondo.
"Sono di Gallarate", incalza la cestista, "la mia passione per questo sport è sbocciata a 5/6 anni ammirando (quante notti insonni passate a guardare le sue partite) le imprese di Kobe Bryant, il mio idolo".
Nel 1999 i primi passi di Chiara in questo fantastico mondo chiamato basket
"Ho iniziato a Gallarate dove ho fatto tutte le giovanili fino ai 16 anni e conservo ricordi bellissimi, successivamente sono passata in prima squadra nelle varie categorie. Il mio ruolo è play/guardia! Attualmente mi alleno a Samarate in attesa di recuperare da un infortunio".
Una forza della natura questa giocatrice di indubbio spessore tecnico e umano, tanto da meritarsi la maglia della Nazionale italiana di pallacanestro sorde
"È il sogno di ogni atleta potersi vestire d'azzurro: è un'emozione indescrivibile. Rappresenta il traguardo per il quale si suda, si lavora e si fanno sacrifici; è sempre stato gratificante indossare quella maglia: ha sempre dato un senso in più a tutto il lavoro fatto durante la stagione".
L' Europeo e la conquista della medaglia d'oro nel 2021 a Pescara
"Sono stata felicissima della chiamata da parte di Beatrice Terenzi per il primo raduno della Nazionale.
L'Europeo? È stato un insieme di fatica ed emozioni indescrivibili, perchè vincere in casa davanti a famiglia e amici è davvero fantastico".
Un pensiero speciale
"A conferma di una famiglia che ha lo sport nel sangue, mio fratello Luca (che ha 38 anni) gioca ancora a basket.....attualmente come guardia a Gallarate e, come me, preferisce il tiro da 3 punti. È il mio capitano preferito - più forte di me - e di questo ne sono contenta. Durante l'estate giochiamo ancora insieme nel campetto dove siamo cresciuti".
Non solo il parquet
"Sono impiegata in un'azienda privata che produce lampade per illuminazioni esterne e interne. Nei mesi estivi mi piace viaggiare per fotografare e creare filmati con l'ausilio di un drone che si chiama Ciro".
La conclusione
"Che giocatrice mi reputo? Adoro essere utile.....partendo dalla difesa per poi dare il meglio in attacco".
Enrico Ferranti
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