CAMPOBASSO VINCE UN'ODISSEA LUNGA 50 MINUTI
La prima cosa da dire è che è stata una partita bellissima. La seconda è che per il livello del gioco espresso e delle giocatrici in campo non il palcoscenico non sembrava onestamente quello di una Serie B. La terza, non per questo meno importante, è che alla fine l’ha spuntata La Molisana Magnolia Campobasso: 88-87, dopo due overtime, e con le ARAN Cucine Panthers a mangiarsi le mani per aver ridato almeno tre volte a Campobasso le chiavi della cassaforte in cui la partita sembrava ormai chiusa.
Difficile anche capire quale delle occasioni perse gridi più vendetta. Il primo pensiero va probabilmente al +3 palla in mano con dieci secondi dal termine: Sara Zanetti, la cui partita rimane comunque straordinaria (24 punti e tanto altro) regala palla alla Magnolia, Roseto non ha la prontezza di spendere fallo e una chirurgica Strot segna la tripla dell’overtime. Poi c’è il secondo supplementare, in cui le Pantere scappano subito sul +7: subiranno però un pronto 8-0 di controbreak, che porta in trionfo le molisane. Ma anche il libero di Duran, sbagliato in chiusura del primo prolungamento, ha regalato a Quinonez la possibilità del pareggio in coast to coast a fil di sirena. Senza dimenticare che, nel terzo quarto, le Panthers erano fuggite anche a +13.
Tutto vero, ma nella pallacanestro esistono anche le avversarie. E quelle dirette dall’ex di giornata Franco Ghilardi, privo di Amatori ed Egwoh, hanno avuto due grandi qualità: l’indiscutibile talento di chi è già nel giro della A1, o di chi ci gioca già da protagonista come la quindicenne ecuadoregna Blanca Quinonez (alla seconda gara stagionale in B), a cui sono andati tutti i palloni decisivi nel finale. E poi la caparbietà di non mollare fino all’ultimo istante, in quella che alla fine è diventata una vera e propria battaglia: Trozzola, Del Bosco, Del Sole, Quinonez e Strot da una parte; Duran, Mingardo, Lucente, Dzafic e Zanetti dall’altra, con il quinto fallo che ha tolto a metà quarto periodo Albanese dalla gara. Tutte e dieci, senza eccezioni e nonostante la stanchezza e qualche errore, hanno mantenuto il livello elevatissimo fino all'ultimo millesimo dei cinquanta minuti.
Per quanto faccia male una sconfitta, soprattutto quando arriva così, le Panthers targate ARAN Cucine escono comunque dei segnali incoraggianti. Uno su tutti, aver rimesso in piedi il primo overtime in una situazione psicologicamente complicatissima, e senza andare a punti per i primi tre minuti. E se l’imbattibilità stagionale è sfumata, Roseto chiude comunque il girone d’andata in testa da sola e con un piede e mezzo già nella poule promozione. Non per questo andrà ovviamente abbassata la guardia nelle prossime sette partite: nella seconda fase si conservano i punti conquistati con le altre qualificate. Campobasso dovrebbe esserlo, e l’auspicio è che questi saranno gli unici due punti sfumati per Lucente e compagne.
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO-ARAN CUCINE PANTHERS ROSETO 88-87 (19-15; 31-38; 45-53; 70-70; 79-79)
CAMPOBASSO: Del Sole 17, Trozzola 6, Quinonez 27, Moffa, Panichella, Baldassarre, Strot 21, Vitali, Del Bosco 17. Coach: Ghilardi
ROSETO: Marini, Demojana, Mingardo 16, Albanese 3, Dzafic 14, Lucente 9, Zanetti 24, Azzola, Schena, Duran Calvette 20, De Vettor, Montelpare. Coach: Orlando
ufficio Stampa Panthers Roseto
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