Basket Costa, scopriamo il settore giovanile: l'organizzazione del coaching staff
Scopriamo il cuore di tutta l'attività di Basket Costa, ovvero il settore giovanile, mettendo alla luce funzionamento e organizzazione, grazie alle parole di Gabriele Pirola, fino allo scorso mirabile condottiere dell'indimenticabile promozione in A1 e oggi responsabile del settore giovanile. "Quest'anno il mio ruolo e lavoro sono cambiati molto. Dopo le promozioni, le coppe, i titoli regionali e nazionali che il Basket Costa ha ottenuto in questi anni, mi sono reso disponibile a Bicio per costruire insieme a lui il prossimo salto in avanti per la società. Bello, impegnativo, molto sotto-traccia, ma sono molto contento del lavoro che stiamo facendo. Quest'anno cerco di capire quanto di meglio possono portare al Basket Costa gli allenatori del settore giovanile, impostando le basi di una linea comune di sviluppo; oltre a questo sono responsabile del progetto "Atleta in Famiglia". Siamo giunti alla versione 2.0 del sistema Basket Costa, e mi piace sempre di più quel che sta venendo fuori".
L'organizzazione coaching-staff
Disponibilità, voglia di crescere e, sopratutto, tanta qualità a livello di coaching a Costa: "Abbiamo inserito tre allenatori molto bravi ed esperti (Paolo Seletti, Cristian Testa, Luca Visconti) in uno staff già vincente, chiedendo loro di occuparsi sia delle squadre senior che del settore giovanile, aspetto per noi fondamentale. Accanto a loro lavorano allenatori storici nostri (Sara Molteni, Luca Borghesi, Pier Rossi, Cosimo De Milo, Paolino dell'Oro, Alessandro De Mori), oltre che giovani di prospettiva e bravi (Niccolo Ranieri, Paolo Bertolini, Francesco Moro, Federico Pini). Lo schema funziona, bisogna solo trovare certe misure per essere più allineati nelle proposte, ma nel giro di un anno contiamo di arrivare ad un amalgama ottimale. Non ci sono più allenatori che si occupano di tutto, chiediamo invece a ognuno di prendersi cura di alcuni ragazzi/e e di mettere il massimo della qualità in quel che fanno: una bella fortuna sia per allenatori che per le ragazze".
Obiettivi del settore giovanile
Alzare sempre l'asticella, ma in modo responsabile: "L'obiettivo è crescere nelle proposte, nell'organizzazione, nei servizi dati ad atlete e famiglie e mantenere la sostenibilità. L'idea è di trovare un modello di funzionamento e sviluppo in un mondo, quello del basket femminile, che non ha forme di ritorno economico tipiche di altri ambiti sportivi, ma non è affatto facile".
Linee comuni dal punto di vista tecnico-tattico?
Chiarezza, unità d'intenti e fondamentali davanti a tutto: "Le linee comuni sono poche, ma molto chiare. Gli ingredienti: posizione fondamentale sempre, concentrazione per periodi di tempo prolungati, gestione della frustrazione, difendere, correre, sviluppo del gioco sia in termini di velocità che di contatto, usare sia spazi interni che esterni, leggere e risolvere situazioni, fiducia, ambizione, umiltà. Scritte così sono solo parole, stiamo cercando di tradurre il tutto nella nostra realtà quotidiana. La parte tecnica verrà meglio dettagliata nel tempo. L'idea, al primo anno con così tanti allenatori nuovi, è lasciare che ognuno porti "dentro" quello che è il proprio bagaglio, sistemandolo all'interno di un quadro semplice e definito. Nel tempo vedremo cosa tenere e sviluppare, e cosa invece abbandonare".
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