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PIZZIRANI. TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO.

PIZZIRANI.

TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO.



- cos'è per te fare l'allenatore?

È un sinonimo di educatore, l'allenatore deve formare i propri atleti prima di tutto come persone. Il nostro compito è quello di prenderci cura delle ragazze e dei ragazzi che alleniamo, accompagnandoli nel loro percorso di crescita cestistica e soprattutto umana.

- Parlaci della tua esperienza.

Ormai è il quarto anno che opero nella società del Magic Basket Chieti. Ogni anno porta con sé un mattoncino per arricchire il bagaglio di esperienze, contraddistinte da successi ma anche da fallimenti da cui ci si è rialzati più forti di prima.

- quest'anno la stagione sportiva è stata influenzata dall'emergenza pandemica. Come l'avete vissuta?

Sicuramente le difficoltà ci sono state, soprattutto per quanto riguarda la programmazione del lavoro, perché in qualche modo non si sapeva mai quando potevamo tornare in presenza.

Nel primo periodo, abbiamo cercato di promuovere l'attività da remoto, per poi ricominciare gradualmente le attività in presenza.

Io e lo staff in questo senso dobbiamo ringraziare le ragazze che non hanno mai mollato, e hanno seguito con serietà e passione.

- Quest'anno di cosa ti sei occupato?

In questa stagione, mi sono e mi sto occupando del settore femminile. L'obiettivo è stato quello di creare una triade unione che va dalle più piccole alle più grandi, dalle under alle senior, per promuovere la dinamica di gruppo e di identità.

- c'è qualcosa che ti ha sorpreso di questa stagione?

Si.

Innanzitutto il miglioramento delle ragazze rispetto a quest'estate. Questo progresso è avvenuto in cosi poco tempo, e questo dimostra il grande spirito di adattamento, soprattutto in situazioni resilienti, delle nuove generazioni.

In particolare ho apprezzato la volontà delle ragazze di provare a mettersi in discussione e a rimboccarsi le maniche per lavorare sui dettagli tecnici, tattici e umani.

In particolare una ragazza, Martina Sciarretta, con cui ho iniziato un certo tipo di lavoro tecnico e umano da ottobre dello scorso anno, anche in condizioni limite come il freddo dell'inverno.

"Mi ha sorpresa molto il livello di intensità che molte mie compagne hanno messo nel lavorare sodo e nel loro miglioramento, ci sono moltissime ragazze nella mia società come me che fanno anche più di due allenamenti al giorno, e mi permetto di rimarcare fatto con tutto ciò bisogna calcolare anche la scuola di mezzo, si è state capaci di organizzarci e fare tanti sacrifici come il preferire un allenamento ad un uscita con gli amici, ed è questo che porta al reale miglioramento individuale ma anche collettivo. In secondo luogo una cosa che mi ha colpita è stata soprattutto il livello di organizzione degli allenatori, loro sono le persone più sottovalutate in assoluto, ma allo stesso tempo quelle più importanti, grazie ai loro sacrifici siamo riuscite a metterci in carreggiata anche dopo essere state investite da questo stop generale causato dalla pandemia.

Come sempre un obbiettivo che non verrà mai trascurato che si trova al primo posto è il miglioramento, perchè ho molte cose su cui lavorare di cui mi occuperò pienamente durante l'estate, così da essere pronta per la nuova stagione, la parte su cui mi dovrò concentrare è sia quella tecnica sia su quella mentale, si perchè si trascura molto questo tipo di lavoro, ma posso assicurare che influisce in maniera decisiva anche sulla prestazione tecnica. Come secondo punto ho in programma anche l'inizio di un camp estivo organizzato dalla mia società e se è possibile anche un altro camp fuori regione, sicuramente all'orizzionte non si prevede una estate di riposo o di pausa, penso che sarà proprio questo il periodo da sfruttare individualmente e concentrarsi sul proprio lavoro tecnico.

La pallacanestro è il canale che porta il sangue al mio cuore, senza di quello non vivrei."

Il duro lavoro e la determinazione in quello che si fa è fondamentale in questo sport, come nella vita. D'altronde fare bene sul parquet è il segreto per fare bene là fuori.

Sono orgoglioso del lavoro che ho fatto con lei, come sono orgoglioso del lavoro che ho e abbiamo fatto durante quest'anno con tutte le ragazze.

- tuoi obiettivi futuri?

Penso che le risposte sono figlie del tempo, per adesso è giusto vivere il presente e, appunto, prendermi cura delle persone che alleno.



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