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Nuovo DPCM, confermata l'attività con protocolli sanitaria anti-covid, 15% della capienza totale

Sono stati giorni di continuo vociferare di voci più o meno autorevoli sulla presunta chiusura del mondo sportivo, noi abbiamo preferito dare notizie certe, da DPCM firmato ricordano che entra in vigore una volta avvenuta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che per il momento è "in corso di registrazione".

Dal DPCM infatti per noi che ci occupiamo di pallacanestro femminile non i sono stravolgimenti rilevanti e devono continuare, migliorandoci se possibile, nell'applicazione dei protocolli varati dal comitato medico scientifico della Federazione Italiana Pallacanestro per le varie tipologie di attività svolte, siano esse competizioni per non professionisti a livello Nazionale (A1 e A2) di livello Regionale tutte le altre categorie compresi i settori giovanili o il Minibasket, con i moduli da produrre e conservare in società.

Nel DPCM firmato oggi 13 ottobre e relativi allegati, per quanto ci riguarda viene specificato all' Art.1 lettera "e" e seguenti si legge quanto segue:


" e) per gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra ‒ riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali ‒ è consentita la presenza di pubblico, con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi, esclusivamente negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente, con obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline  sportive associate ed enti di promozione sportiva, enti organizzatori. Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti; con riferimento al numero massimo di spettatori per gli eventi e le competizioni sportive non all’aperto, sono in ogni caso fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e dalle province autonome, purché nei limiti del 15% della capienza. Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, che partecipano alle competizioni di cui al primo periodo della presente lettera, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali;


f) l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell'individuo attraverso l'esercizio fisico, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome, ai sensi dell' art. 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020 ;

g) lo  svolgimento degli sport di contatto, come individuati con successivo provvedimento del Ministro dello Sport  è consentito, da parte delle società professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di basedalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; sono invece vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto, come sopra individuati, aventi carattere amatoriale; i divieti di cui alla presente lettera decorrono dal giorno della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del provvedimento del Ministro dello sport di cui al primo periodo;

h) al fine di consentire il regolare svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali organizzate sul territorio italiano da Federazioni sportive nazionali e internazionali, Discipline sportive associate o Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI o dal CIP, che prevedono la partecipazione di atleti, tecnici, giudici e commissari di gara, e accompagnatori provenienti da paesi per i quali l'ingresso in Italia è vietato o per i quali è prevista la quarantena, questi ultimi, prima dell'ingresso in Italia, devono avere effettuato un test molecolare o antigenico per verificare lo stato di salute, il cui esito deve essere indicato nella dichiarazione di cui all'art. 5, comma 1, e verificato dal vettore ai sensi dell'art. 7. Tale test non deve essere antecedente a 72 ore dall'arrivo in Italia e i soggetti interessati, per essere autorizzati all'ingresso in Italia, devono essere in possesso dell'esito che ne certifichi la negatività e riporti i dati anagrafici della persona sottoposta al test per gli eventuali controlli. In caso di esito negativo del tampone i soggetti interessati sono autorizzati a prendere parte alla competizione sportiva internazionale sul territorio italiano, in conformità con lo specifico protocollo adottato dall'ente sportivo organizzatore dell'evento;


Questo il contenuto del nuovo DPCM, per quanto ci riguarda, è stato tutelato non solo lo sport professionistico ma anche quello dilettantistico: associazioni e società sportive, federazioni e enti di promozione hanno infatti dato prova di aver rispettato con rigore i protocolli emanati nelle scorse settimane, spesso anche affrontando spese di adeguamento e messa in sicurezza degli spazi e delle strutture.

Questo significa che le ragazze e i ragazzi iscritti a scuole o campionati potranno continuare le loro attività, anche per quanto riguarda il baske, fatto salvo il rispetto delle regole e la prudenza oggi necessaria in ogni aspetto della vita quotidiana. Nessun cambiamento invece per quanto riguarda l’attività delle palestre (già ben regolamentata) e la corsa, “ovviamente” senza mascherina.

Dal lato sportivo al momento si è deciso di fermare solo le attività amatoriali degli sport di contatto: per intenderci, le “partitelle” organizzate tra amici.

"Chiaramente tutto il settore, e chi subirà in modo più significativo queste scelte, continuerà a ricevere attenzione e sostegno nei prossimi provvedimenti economici, a partire dalla prossima Legge di Bilancio" ha assicurato il ministro Spadafora che prosegue - ogni decisione presa dal Governo rispecchia la fotografia della situazione attuale: monitoreremo, come sta facendo il CTS da mesi, l’andamento delle prossime settimane per capire se sarà possibile tornare a giocare anche tra amici in modo amatoriale o se, speriamo di no, sarà necessaria un’ulteriore stretta."

Dunque ancora una volta molto dipende da noi: non dimentichiamo la mascherina, il distanziamento sociale, la santificazione delle mani, rispettiamo le norme e un po’ anche il buonsenso.




 

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