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La Scotti ci crede ancora, eccome se ci crede



Ci crede ancora la Scotti, eccome se ci crede. Ci crede al punto di giocare senza alcun timore reverenziale contro l'imbattuta corazzata della Famila Schio che vince 54-72 al Pala Sammontana come era logico attendersi, ma per farlo deve faticare parecchio. Ecco, in un ipotetico schema per questa ricerca della salvezza, la gara con le venete serve per confermare che la vittoria di Moncalieri non è un caso e per caricare squadra ed ambiente in vista di martedì quando, nel recupero, in via Martini arriverà Broni. Perchè, al di là delle questioni tecniche, è cambiata la faccia di questa squadra che ha fatto quadrato ed ha raccolto le energie per provarci non a parole ma con i fatti. In fondo davanti mica c'è sempre una squadra del valore di Schio e, va detto, nemmeno un'arbitra (dovrebbe dirsi così) come la signora Maria Giulia Forni di Cervia che, magari in una sera d'estate al tramonto, nella sua Romagna, a bocce ferme davanti ad un mojito in riva al mare con la musica di Casadei in sottofondo, potrebbe spiegare perchè, puntualmente, quando arriva davanti alla Scotti tira fuori qualche coniglio dal cilindro che sbatte sempre e solo in faccia alle biancorosse. Che questi parlano di arbitri contro Schio, uno potrebbe obiettare? Ovvio che le venete vincerebbero anche se ad arbitrare fossero, come capita nei campionati regionali, due ragazzini delle giovanili, ma quello che anche in una simile gara riesce a fare la suddetta non può passare inosservato. Tre fischi nella terza frazione, chi li vuol rivedere, sono a disposizione nella registrazione della partita. Al pari di quelli delle altre occasioni nelle quali, purtroppo, ha diretto la Scotti.

Williams e Rembiszewska ripartono da Moncalieri e scrivono subito 5-0 sul tabellino. Mestdagh con 5 punti mette in partita la Famila che piazza uno 0-9 a cui replica Baldelli dalla lunga. Applausi per Narviciute che festeggia le duecento partite in serie A1 e Scotti che si rifà sotto fino alla tripla di Bocchetti del 21 pari alla prima sirena. Ruffini appoggia il 23-21 e, dopo una bomba di Crippa, è di Narviciute il 27-24. Jeune mette cinque punti a fila per il 34-30 ed al riposo lungo si va sul 34-37. Si riparte con due falli in pochi minuti di Rembiszewska e con Williams che appoggia il 38-40 obbligando le venete al timeout. La partita è piacevole perchè l'Use Rosa, pur rincorrendo, non molla la presa e con Manetti torna sotto fino al 47-48. Qui arriva un momento difficile con Schio che si alza sui pedali e scatta con uno 0-8 che manda le squadre all'ultimo intervallo sul 47-56. La tripla di Rembiszewska battezza la frazione finale nella quale, spunta da Cervia il fischietto romagnolo che prima trasforma un semplice fallo di gioco in antisportivo e poi manda a sedere Rembiszewska col quinto fallo. Da quel momento in poi, per fortuna dello sport, si limita ad osservare una partita che resta piacevole e che ormai la Famila, tosta e granitica in difesa, controlla fino al 54-72 della sirena. Uno scorcio finale che ricorderanno a lungo anche Aramini, Casini ed Antonini a cui coach Cioni regala la gioia di scendere in campo.


54-72


USE ROSA SCOTTI

Jeune 7, Stoichkova 2, Baldelli 5, Williams 10, Rembiszewska 11, Casini, Ruffini 2, Aramini, Manetti 2, Narviciute 5, Antonini, Bocchetti 10. all. Cioni (ass. Cesaro/Ferradini)


FAMILA WUBER SCHIO

Gaye 4, Mestdagh 15, Verona 10, Keys 7, Laksa 16, Del pero, Sottana 3, Crippa 5, Andrè 12, Dotto ne. All. Dikaioulakos (ass. Preklas, Fontana, Masciadri)


Arbitri: Forni di Cervia, Doronin di Perugia e Bertuccioli di Pesaro


Le statistiche della partita:


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Marco Mainardi Ufficio Stampa Use/Use Rosa

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