LA MOLISANA MAGNOLIA, PER IL TEAM DI SERIE B UN’ALTRA BUONA PROVA ANCHE A PERUGIA
SISAS PALLACANESTRO PERUGIA 61
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 54
(17-18, 34-32; 49-50)
TERNI: Piedel 21, Olajide 4, Soli 4, Nana, Ricci 5, Aquinardi 2, Cerucchi, Cragnolino 17, Starace, Sartor 1,
Manganello 3, Vescovi 4. All.: Posti.
CAMPOBASSO: Del Sole 10, Mascia, Lallo 2, Trozzola 19, Rizzo 4, Bocchetti 3, Baldassarre 8, Vitali 8. All.: Dragonetto.
ARBITRI: Racsan e Fioretto (Perugia).
NOTE: infortunio (sospetta distorsione alla caviglia sinistra) al 39’46” per Sartor (Perugia), non più rientrata.
Dà vita ad una grande prova in cui mette anche la testa avanti a lungo, ma deve arrendersi alla maggiore
esperienza e alla più ampia profondità di Perugia, a fronte delle sole otto rotazioni, La Molisana Magnolia
Campobasso di cadetteria. Le under affidate a coach Francesco Dragonetto danno comunque vita ad una
prova di applausi che, però, non consente loro di ritornare in Molise col referto rosa, anche se dentro sono
tante le forti consapevolezze in prospettiva.
AZIONE E REAZIONE In una gara all’insegna della velocità e dell’estrema fisicità i due team danno vita ad una sorta di continua rincorsa tra ambedue le contendenti, aspetto che rende il match estremamente vibrante e che non fa emergere una ben definita inerzia sin dal via. Al 10’ le rossoblù sono avanti di uno (17-18). Nel secondo quarto Perugia prova a staccare i #fiorellinidacciaio ed ha un possesso di margine (34-32) nell’intervallo lungo. Una serie di triple di Trozzola manda in tilt le umbre in un terzo periodo dove Campobasso rimette nuovamente la testa avanti (49- 50), ma, nell’ultimo periodo, nonostante la buona difesa (soli dodici punti concessi) ed anche buone scelte d’attacco,
la via del canestro finisce però per farsi più stretta e, a fronte dei soli quattro punti realizzati dalle molisane, Perugia, a referto chiuso, può imporsi di sette (61-54).
DISAMINA TATTICA Per il tecnico Francesco Dragonetto la disamina di fine partita, di fatto, è la somma algebrica dei diversi momenti vissuti sul parquet: «Abbiamo dato vita ad una partita di una consistenza importante perché arrivata contro una squadra forte, costruita per vincere, ma soprattutto esperta. Giocare contro elementi con nel curriculum tornei di rilievo in A1 e A2 ha visto le ragazze non aver alcun timore e giocare un’ottima pallacanestro per tutti e quaranta i minuti, compreso l’ultimo periodo in cui sì abbiamo fatto solo quattro punti, ma a mancare è stato esclusivamente l’aspetto finalizzativo perché comunque abbiamo costruito dei tiri aperti. Quei quattro punti ci hanno condannato sì alla sconfitta, però torniamo a casa con la consapevolezza di aver dato vita ad una performance di assoluto spessore. Tutte e otto le giocatrici a referto hanno giocato con l’intensità che avevo chiesto loro. Ognuna ha dato il proprio mattoncino, compreso chi si è riavvicinato al basket dopo un periodo di inattività, ossia Lallo, entrata sul parquet e capace anche di ‘sporcare’ il referto con due punti, giocando con una determinazione incredibile. Lei è un
po’ la fotografia di questo gruppo, ossia quello di giocatrici chiamate a dare ciascuna il proprio forte contributo al di là del minutaggio effettivo. Ciascuna di loro ha dato dimostrazione di spirito di sacrificio sia in attacco che in difesa, sintesi di una prestazione di rilievo cui è mancato unicamente il conforto del referto rosa». ALTRA BIG Ora, per i #fiorellinidacciaio, in quello che è un avvio di stagione di carattere himalaiano sabato, nello scenario dell’Arena, ci sarà il confronto con l’altra corazzata del raggruppamento: la Fe.Ba. Civitanova Marche affidata all’argentina Ferazzoli in una gara che, tra le rossoblù, avrà un sapore particolare per Emma Giacchetti, ex di giornata.
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