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LA MOLISANA MAGNOLIA, NULLA DA FARE ANCHE A SASSARI: LE ROSSOBLÙ PAGANO L’AVVIO




I ventotto punti concessi alle isolane pesante fardello sulla contesa. La risalita dopo l’intervallo intorno ad una Quiñonez in palla

Le sensazioni del tecnico Sabatelli: «Determinante riuscire a compattarci. Contro Broni sabato ci attende un’altra battaglia»

BANCO DI SARDEGNA DINAMO SASSARI 76

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 62

(28-13, 49-30; 66-48)

SASSARI: Moroni 8 (3/7, 0/2), Orazzo 6 (0/2, 2/3), Lucas 19 (1/4, 4/10), Skoric 9 (4/8), Shepard 32 (12/20, 1/2); Arioli (0/1, 0/1), Pertile 2 (0/1 da 3). Ne: Dell’Olio, Patanè, Mitreva, Kaleva e Scanu. All.: Restivo.

CAMPOBASSO: Trimboli 8 (4/8, 0/1), Chagas 2 (1/5, 0/2), Parks 15(6/12, 0/2), Nicolodi 13 (4/7, 1/4), Premasunac (0/5, 0/2); Togliani 7 (1/4, 1/2), Quiñonez 17 (5/10, 2/6). Ne: Del Sole, Amatori e Vitali. All.: Sabatelli.

ARBITRI: Rudellat (Nuoro),Frosolini (Grosseto) e Pellegrini (Forlì Cesena).

NOTE: tiri liberi: Sassari 15/19; Campobasso 8/13. Rimbalzi: Sassari 42(Shepard 19); Campobasso 40 (Nicolodi 13). Assist: Sassari 23 (Moroni 8); Campobasso 15 (Trimboli 6). Progressione punteggio: 16-9 (5’), 35-23(15’), 59-41 (25’), 66-55 (35’). Massimo vantaggio: Sassari 21 (55-34); Campobasso mai.

A poco più di 48 ore dal rientro in campo a Lucca, dopo 42 giorni senza gare, incappa in un altro referto giallo – il secondo consecutivo – La Molisana Magnolia Campobasso che, ancora senza la propria totem Reshanda Gray, esce sconfitta di quattordici (76-62) dal PalaSerradimigni di Sassari al termine di una contesa in cui le rossoblù finiscono per pagare – a caro prezzo – il primo tempo (ed in particolare il primo quarto) in cui il tandem statunitense delle isolane formato da Shepard e Lucas indirizza con forza la contesa.

FIATO CORTO L’avvio dei #fioridacciaio è da scalata himalaiana: una serie di strappi delle isolane (4-0 in avvio e poi 5-0 sul 4-3) unitamente ai due falli dopo nemmeno tre minuti di Florencia Chagas sono interrogativi di non poco conto da risolvere per coach Sabatelli, costretto a fare i conti con rotazioni non proprio amplissime. Eppure, gettando il cuore oltre l’ostacolo, le magnolie arrivano sino al -4 del 13-9. Qui, però, un ulteriore strappo di 7-0 vale il primo vantaggio in doppia cifra per le isolane (20-9), che arrivano a doppiare le proprie antagoniste (26-13) nel novero di un’altra sequenza all’insegna di otto punti consecutivi, che vale il 28-13 del 10’.

ALTI E BASSI Un simile passivo finisce per avere la sua onda lunga nel secondo quarto, con le magnolie che pagano dazio dal punto di vista emotivo, perché ogni loro tentativo di rientre viene subito bloccato da canestri delle sarde. Le rossoblù, in effetti, si ritrovano sempre con uno scarto in doppia cifra, ritornando, però, sul finale ed un gap di tre possessi dopo il libero realizzato da Parks per il 37-28. Qui un nuovo controparziale di 11-0 spalanca le porte all’intervallo lungo, laddove le rossoblù sono sotto di 19 (49-30).

NUOVO ATTEGGIAMENTO Nel terzo periodo, però, le magnolie hanno ben altra verve ed intorno alla quindicenne Blanca Quiñonez (quattordicipunti nel quarto) riescono pian piano a risalire la china, nonostante le locali raggiungano il massimo vantaggio di serata sul 55-34, a dar vita ad un percorso di risalita che le porta anche sino al -11 del 59-48, prima di subire un nuovo parziale di 7-0 con cui il team sassarese riesce a chiudere il periodo (66-48).

SFORZI PAGATI I segnali offerti nel terzo periodo danno ulteriore vigoria alle rossoblù che, stringendo ulteriormente le maglie in difesa, mettono a segno un break di 7-0 che fa vacillare un po’ le isolane. Chagas e Nicolodi riportano le magnolie sino al -8 del 67-59 prima e del 69-61 poi. Tuttavia, qui le rossoblù finiscono per andare in riserva e la Dinamo Sassari riesce ad approfittarne per arrivare a portare a casa i due punti registrati a referto chiuso dal 76-62.

PARERE TECNICO Per il coach delle magnolie Mimmo Sabatelli le sensazioni di fine gara sono quelle di chi ha assistito ad una gara con più dimensioni da parte delle sue.

«Siamo andati male nei primi due quarti e, in un momento delicato come l’attuale, non possiamo permetterci quel tipo di approccio. Però siamo riusciti ad avere ben altra verve dopo l’intervallo ed abbiamo avuto anche i palloni per andare anche sotto i tre possessi, ma abbiamo finito per essere poco lucidi. Ora l’imperativo è quello di ritrovare la giusta serenità, la coesione e di poter recuperare Reshanda Gray che per noi è un riferimento assoluto. Sappiamo che non è una fase semplice, ma dobbiamo cercare, col lavoro, di centrare le giuste soluzioni. La gara di Blanca Quiñonez? Si è fatta trovare pronta come anche in altre circostanze, ma in generale, durante terzo e quarto periodo abbiamo difeso con maggiore compattezza ed è da questi aspetti che dobbiamo ripartire in vista di sabato dove ci attende un’altra battaglia».

POKER ALL’ARENA Per le magnolie, da calendario, sabato per il diciannovesimo turno ci sarà il confronto interno con Broni con l’obiettivo di riscattare lo stop patito all’andata. E, complici le situazioni legate anche ad i match saltati a causa dei rinvii per pandemia da Covid-19, il secondo mese dell’anno – in virtù del rinvio anche della trasferta a Venezia per gli impegni in Eurolega delle lagunari – porterà ad una sequenza di ben quattro gare consecutive all’Arena. Oltre a quello con le lombarde (prima uscita interna dell’anno solare 2022 per i #fioridacciaio) ci saranno anche, nell’ordine, i recuperi con Virtus Bologna e San Martino di Lupari con, a fine mese, la gara valida per la ventunesima giornata contro Ragusa.

AREA COMUNICAZIONE MAGNOLIA CAMPOBASSO

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