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Un Vicenza in gran spolvero prevale con merito su Alpo Villafranca

A.S.Vicenza – Drain by Ecodem Alpo 74-62 (22-18; 38-32; 58-42)


A.S.Vicenza: Monaco 11, Grazian ne, Lazzaro 7, Zinotti ne, Mioni, Gobbo 5, Villaruel 20, Colabello, Vella 10, Tibè 15, Sartore ne, Tagliapietra 6. All. Claudio Rebellato

Tiri da due 18/37 tiri da tre 4/14 TL 26/41 Roff 14 Rdif 27 Rtot 41 Pp 21, Pr 14

Uscite per 5 falli Monaco e Vella

Alpo Villafranca: Vespignani 17, Conte 25, Dell’Olio 6, Reani, De Marchi, Gualtieri ne, Dzinic 3, Bertoldi ne, Vitari, Coser 6, Mosetti 5, Franco ne. All. Nicola Soave

Tiri da due 15/35 tiri da tre 4/19 Tl 20/25 Roff 9 Rdif 20 Rtot 29 Pp 22 Pr 8

Uscite per 5 falli Dell’Olio, Reani e Coser

Arbitri Lanfranco Rubera e Andrea Parisi

Un Vicenza in gran spolvero prevale con merito su Alpo Villafranca

Alla vigilia si prospettava una partita dura e spigolosa: pronostico rispettato! Ma le due squadre hanno saputo offrire dell’ottima pallacanestro come non capita spesso di vedere sui nostri campi.

Si inizia con un canestro di Villaruel, asssistita magnificamente da Tibè. Poi Vespignani, Conte e compagne reagiscono portandosi al massimo vantaggio sul 7/12 al 5°, con Monaco in panca dopo un minuto e mezzo perchè penalizzata da due falli. Ma Vicenza non ci sta: “sente” la partita e con Villaruel, Vella e Tibè si porta a più 5 finendo un primo periodo giocato molto bene da entrambe le squadre sul 22/18 per le beriche. Nel secondo periodo Vicenza si porta sul più 6 con una bomba di capitan Monaco: 26/20; poi con Gobbo al 7° sul 33/27. Alpo sa reagire e rosicchia lo svantaggio portandosi a meno 1 sul 33/32. Mancano pochi secondi alla fine e qui gira il match finora molto in equilibrio. Dalla fine della seconda fase alla fine della terza Vicenza sciorina il meglio di sè: in poco più di 10 minuti di fuoco piazza un 25/10 corale, iniziato con un 5 punti elettrizzanti di Lazzaro, frutto di una bomba più un recupero. Ma chi pensa che la partita sia chiusa si sbaglia di grosso. Nel quarto tempo esce tutto l’orgoglio del team di Nicola Soave che cerca più volte di tornare in partita. Ma la sua truppa al massimo arriva a meno 9 al 4°. Vicenza sa sempre rispondere e, pur patendo la grande difesa aggressiva proposta da coach Soave, porta a casa il match non perdendo mai la testa, a soddisfare Rebellato a cui rubiamo la bella metafora con cui vuole lodare le sue atlete: tese come archi veloci come frecce.

Alpo ottiene moltissimo dalle sue due guardie: Vespignani e Conte realizzano insieme 42 punti rimanendo in campo per tutti i 40 minuti. Non ricava molto dalle altre e deve dolersi di avere conquistato 12 rimbalzi in meno di Vicenza con 8 recuperi contro 14, permettendo così alle vicentine di giocare doppie o triple azioni: gli va dato atto di non avere mai mollato e di un ottimo 20/25 nei liberi. Dal tabellino di Vicenza spicca un dato straordinario: i 17 rimbalzi di Angelica Tibè, regina indiscussa sotto le plance; il 6/7 da due di Villaruel; i 6 rimbalzi di capitan Monaco, pur in campo solo 15 minuti; il 48% contro il 42% nei tiri da due; la solita Tagliapietra a segnare in un momento delicato. Ma ancora una volta a fare la differenza è il cuore: questa squadra è un’orchestra che funziona come un orologio svizzero; che sa mettere in campo una grinta e una volontà che lasciano sempre di più a bocca aperta. Da segnalare l’esordio in panchina di Caterina Zinotti cl 2004.

Per l’ammissione alle final fourdi Coppa, nel groviglio generale dei recuperi, la vittoria su Alpo potrebbe non bastare e la prossima tappa a Mantova il 2 gennaio sarà decisiva. Ma intanto il Natale con in saccoccia 9 vittorie – chi all’inizio lo avrebbe mai pronosticato? – sarà un gran bel Natale.

Ufficio Stampa




A.S.Vicenza Basket Femminile

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