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RIFORMA DELLO SPORT, approvata ieri sera in Consiglio dei Ministri

“Approvati in Consiglio dei Ministri cinque decreti di riforma dello sport: le tutele per i lavoratori sportivi, il professionismo femminile, l’accesso degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato, l’abolizione del vincolo sportivo per i più giovani sostituito da un premio di formazione sono solo alcune delle norme che più mi rendono felice.Peccato non aver trovato un accordo sul “decreto uno”, che metteva ordine nei ruoli e nelle funzioni degli organismi sportivi.”


E’ quanto si leggeva ieri sera sul profilo social del Ministro Spadafora, prima di diventare legge dovrà seguire l'iter con i passaggi previsti prima di diventare legge, quindi c'è da attendere ancora qualche mese.

Oggi in conferenza stampa il Ministro ha illustrato i principali decreti dal 2 al 6, il primo non è stato approvato quello sulla governance, ma rimane in vigore il decreto che limita a tre mandati consecutivi per le cariche.

"Percorso molto complesso, iniziato con una diversa maggioranza di Governo con sottosegretario Giorgetti poi cambiata con il Conte 2, ringrazio tutto il tavolo politico che ha lavorato per arrivare a questa riforma, tutti i ministri e tutte le persone che hanno contribuito." esordisce il Ministro che poi passa ad illustrare i principali decreti contenuti nella riforma sui temi presenti nella Legge Delega.

Approvate le norme per i lavoratori sportivi, il professionismo femminile, l'abolizione del vincolo sportivo e l'inserimento degli atleti paralimpici nei corpi militari e di Stato.


Decreto 2 LAVORO SPORTIVO: questi mesi di emergenza sanitaria hanno fatto emergere i circa 500.000 lavoratori senza tutele. Non sarà più così, i lavoratori sportivi avranno il fondo pensione con differenze per le varie figure, siano essi dilettanti, professionisti o co co. Le figure lavorative, sotto forma subordinata o autonoma, amatori e secondo lavoristi, i dilettanti al di sopra della no-tax area di 10.000 euro avranno aliquota del 10% di contributi previdenziali.

“È lavoratore sportivo l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, il preparatore atletico e il direttore di gara che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercita l’attività sportiva verso un corrispettivo al di fuori delle prestazioni amatoriali”

Ci sarà un adeguamento all'aliquota dal 20% fino 33% che verrà raggiunta nel 2024. Le somme da 10.000 a 65.000 euro saranno oggetto di una tassazione “flat” al 15 per cento. Il costo della riforma sarà sostenuto dal Governo con un fondo biennale di 100.000.000 di euro il contributivo già approvato nella legge di bilancio, la riforma entra in vigore dal 1 settembre 2021. "Speriamo questa riforma faccia emergere i contratti non consoni. Inoltre sarà introdotto l'apprendistato per garantire la crescita degli atleti in età giovanile e delle figure professionali le società e associazioni potranno sottoscrivere questo tipo di contratto con agevolazione fiscale per alternanza scuola-lavoro." precisa Spadafora.

"Professionismo femminile, fatto culturale importante che andava superato" ha sottolineato il Ministro, sarà equiparato al maschile in tema di tutele previdenziali, assicurative, nella qualifica della Federazione non c’è più distinzione di genere. Introdotta la figura dell'istruttore qualificato, a maggiore tutela della professione tre nuove figure professionali il chinesiologo di base, chinesiologo sportivo e manager dello sport.

I corsi di attività motorie devranno essere svolti con istruttore qualificato con diploma o laurea in scienze motorie. Chinesiologo di base, sportivo e manager sportivo con titoli e percorsi di studio codificato.

Le ASD e SSD potranno svolgere attività commerciali se secondarie e potranno suddividere utili e dividendi.

Nuove regole tesseramento, dai 12 anni non può essere tesserato senza assenso tesseramento per atleti stranieri in territorio italiano da dieci anni.

Abolito il vincolo sportivo dall’1 luglio 2022, sostituito con premio di formazione di attività giovanile. ”Le limitazioni alla libertà contrattuale dell’atleta, individuate come vincolo sportivo, anche nel settore dilettantistico, nel vigente ordinamento sportivo, saranno gradualmente eliminate secondo modalità e parametri stabiliti dalle federazioni sportive nazionali e approvati dal CONI, in relazione all’età degli atleti, alla durata e al contenuto patrimoniale del rapporto con le società o associazioni sportive”

Decreto 3: la normativa mette ordine alla figura dell’agente sportivo delineandone compensi,competenze, incompatibilità, trasparenza e titoli di conseguimento; inoltre istituisce il registro nazionale presso il CONI.

Decreto 4: norme sicurezza impianti sportivi.

Decreto 5: varie norme di semplificazione, tra le quali il registro nazionale delle società dilettantistiche presso il dipartimento sport. Introdotta violenza di genere e molestie per i minori.

Decreto 6: riguarda la sicurezza per sport invernali, norme per la segnalazione delle piste, sicurezza degli spazi comuni e l'obbligo di casco per i minori.

Queste le principali norme, il decreto 1 non è stato approvato, ma sono state estrapolate due importanti norme. La prima che obbliga il CONI ad approvare la parità di genere con decreto entro 6 mesi dall'entrata in vigore delle legge con la riforma de principi degli statuti che consentano l’accesso e l’incremento della partecipazione femminile nei ruoli decisionali, regole alle quali tutte le federazioni dovranno allinearsi.

La seconda norma, fortemente sostenuta da tutti gli atleti paralimpici e CIP, in particolare modo dalla deputata nonché atleta paralitica Versace, è l’accesso degli atleti paralimpici nei corpi armati e di Stato.

Il ruolo del dipartimento dello sport non verrà intaccato, continuerà il con il controllo del Coni e Sport e Salute.

Il percorso della riforma dello sport come detto, continua il suo iter con il passaggio in conferenza Stato-Regioni, Consiglio di Stato e commissioni parlamentari, non dovrebbero modificare la struttura portante della riforma. In conclusione della conferenza stampa il Ministro ha confermato l'aiuto con il bonus per i lavoratori dello sport anche per il mese di dicembre, così come per le associazioni.

Prossimo obbiettivo per il Ministero dello Sport, sarà quello di introdurre i laureati in scienze motorie nelle scuole primarie.


S.Z.





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