FIBA, il successo della soluzione unica sede delle qualificazioni disputate in quattro Continenti
Mentre in Italia pare non fosse possibile trovare soluzioni per la disputa e proseguo della stagione in sicurezza, organizzando i campionati in modo tradizionali che di fatto ne hanno compromesso la competitività ed equità sportiva, facendo scendere in campo squadre con organici che non rispecchiano l'effettiva competitività della squadra, in Europa la Federazione Internazionale di pallacanestro ha escogitato e provato a realizzare un sistema innovativo di competizione: le bolle.
Sono state modificate le formule delle competizioni, riducendo le squadre per girone e concentrando le gare in un unica sede, chiamata appunto bolla sull'esempio americano, dove le squadre partecipanti per poter accedere alle gare devono seguire un iter preciso avvallato dal comitato tecnico scientifico, pena l'esclusione della manifestazione.
Ad oggi questa formula innovativa è stata un vero successo che ha permesso di disputare le finestre di qualificazione continentali in quattro diversi continenti, non fermando di fatto le competizioni nel pieno della seconda ondata della pandemia. Con la decisione presa a settembre dal Comitato Esecutivo FIBA, ha permesso di scendere in campo in sicurezza e disputare le 78 partite di qualificazione, che hanno visto la partecipazione di 72 squadre e 870 atleti da tutto il mondo, sono state giocate in bolle ambientali protette in 15 diverse città in Africa, Americhe, Asia ed Europa. L'implementazione efficace e coerente di ampie misure precauzionali, sviluppate dalla Commissione Medica FIBA dopo aver consultato l'Organizzazione Mondiale della Sanità, in tutte le bolle ha portato a solo quattro partite rinviate in applicazione del Protocollo Covid-19 per le competizioni ufficiali della squadra nazionale e dei club della FIBA. Questa è stata una testimonianza della capacità della FIBA di organizzare competizioni in sicurezza su così vasta scala.
Come hanno fatto?
In preparazione alle qualificazioni, sono stati organizzati 18 webinar per aumentare la comprensione e la consapevolezza dei protocolli COVID-19 tra gli organizzatori, le federazioni nazionali partecipanti e le autorità locali, con oltre 400 partecipanti in totale.
Per garantire un ambiente sicuro nelle bolle, tutti gli atleti e i membri del team dovevano presentare due test COVID-19 negativi prima di recarsi alle bolle, con un test eseguito non più tardi di 72 ore prima della partenza e un altro cinque giorni prima.I partecipanti sono stati nuovamente testati all'arrivo.Più di 5.000 test PCR sono stati presentati prima del viaggio e più di 4.000 test PCR sono stati organizzati in loco.
I costi sono alti certo ma, era davvero infattibile per la realtà italiana?
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